Secondo quanto accertato dai militari dell’Arma, lo straniero è accusato di “detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti”, “ricettazione” e “resistenza e minaccia aggravata a pubblico ufficiale”.
Dopo una fase di osservazione e pedinamento dell’uomo, che abita nel cuore della casbah mazarese, in un’abitazione di via Pilazza, i Carabinieri hanno fatto irruzione nel suo domicilio.
È stato in quel momento che il tunisino ha prima tentato inutilmente di disfarsi di parte delle sostanze stupefacenti gettandole dalla finestra e poi - impugnato un coltello da macellaio con lama da 18 cm - ha tentato di opporsi all’operazione dei Carabinieri, minacciandoli di morte mentre brandeggiava l’arma bianca a distanza ravvicinata dai loro volti.
Fortunatamente i militari, mantenendo il “sangue freddo”, con gesti risoluti e competenti sono riusciti a disarmare e bloccare l’uomo, senza che nessuno dei presenti rimanesse ferito.
A questo punto l’esito della perquisizione è stato quello del rinvenimento e sequestro di: 31 grammi di hashish; 2,5 grammi di cocaina; mezzo grammo di eroina; un bilancino di precisione, vari materiali per il confezionamento delle dosi; 360 euro in contanti ritenuti provento dell’attività di spaccio. Ed ancora, rivenuti e sequestrati vari strumenti ed accessori hi-tec, ritenuti provento di diversi furti, tra cui: 4 telefoni cellulari; 2 fotocamere digitali, 2 lettori mp4; un computer portatile e un navigatore satellitare; che saranno restituiti ai legittimi proprietari non appena compiutamente individuati.
Dopo la dichiarazione in stato di arresto e la notte trascorsa nelle celle di sicurezza della caserma dei carabinieri, il tunisino è stato presentato per direttissima innanzi al Giudice Monocratico del Tribunale di Marsala, che ha convalidato l’arresto e, in attesa della sentenza finale, disposto misura cautelare della detenzione in carcere.