È ciò che hanno chiesto i gruppi consiliari in occasione della seduta aperta del Consiglio comunale dedicata alla chiusura dell'ospedale per lavori di ristrutturazione. Una seduta aperta alla quale non erano presenti sia l'assessore regionale alla Salute Massimo Russo che il direttore dell'Asp Fabrizio De Nicola, una decisione però stigmatizzata dal presidente Pietro Marino ad inizio dei lavori consiliari; Marino ha infatti spiegato che sia Russo che De Nicola erano stati avvertiti circa venti giorni prima. Alla seduta è intervenuto l'ex sindaco Giorgio Macaddino, nella qualità di responsabile sindacale della Uil, che ha minacciato l'occupazione, chiamando a raccolta la cittadinanza, qualora non fosse garantita la continuità del servizio sanitario all'utenza mazarese.
Il deputato regionale Toni Scilla ha attaccato duramente Russo e De Nicola per aver deciso di trasferire i reparti prima ancora del completamento dell'area di emergenza. Intervenuti anche rappresentanti di comitati cittadini alcuni dei quali hanno accusato la politica, a tutti i livelli, di aver determinato l'attuale situazione. Infine i gruppi consiliari, ad esclusione del gruppo Mpa-Progetto Sud, facente riferimento all'assessore Russo ed assente in consiglio, hanno chiesto un incontro urgente con la Direzione strategica dell'Asp Trapani per un percorso condiviso sulle linee da seguire e l'attivazione di essa per dotare l'area di emergenza di posti letto (punti nascita, pediatria, cardiologia, traumatologia e chirurgia) a salvaguardia e a tutela della salute dei cittadini. I consiglieri poi si sono impegnati a prendere ogni «legittima iniziativa anche l'eventuale occupazione dell'ospedale, qualora le loro richieste non saranno considerate» e hanno dato mandato al presidente Marino «di garantire, vigilare e promuovere tutte le iniziative che conducano alla risoluzione condivisa della problematica».