Catturata anche dagli scatti fotografici della Genius Loci e mostrata a Milano dove fino al 4 ottobre, nella centralissima via Dante, è possibile guardare la rassegna dal titolo “Sicilia, il viaggio”.
Ma la riserva nasconde angoli che di esclusivo hanno ben poco. A cominciare dall’Isola Lunga. Deserta, inabitata eppure sporca. Tant’è che alcuni cittadini, anche stranieri che hanno subito approvato l’iniziativa, domenica hanno attraversato le basse e calde acque lagunari per approdare nella spiaggia Tahiti. Armati di sacchi, pale e attrezzi vari hanno ripulito la spiaggia della più grande isola dello Stagnone. Ma come, non era una spiaggia incontaminata? Sì ma il degrado e l’incuria di incontaminato ha lasciato solo il ricordo. “La nostra protesta attiva – spiega il gruppo di cittadini che ha ripulito la spiaggia di Tahiti - vuole attirare l'attenzione sulla fallimentare gestione della riserva, e sui danni irreversibili causati all'ambiente dall'abolizione anche del vincolo di "pre-riserva", che sta portando alla cementificazione dell'area antistante la laguna”.
La riserva naturale dello Stagnone è gestita dalla Provincia di Trapani ormai da più di 25 anni, e il problema non si trova solo nei “nascosti” luoghi insulari. Sulla costa la situazione non cambia, con l’aggravante che il tutto è sotto gli occhi di tutti. Chi popola e vive in quel pezzo di costa nord marsalese oggi lamenta la sporcizia e il degrado di quelle zone tanto decantate nelle guide turistiche. Poi c’è la pre-riserva, che da circa 15 anni non è più un’area protetta. Che oggi sta vivendo un momento molto particolare. Le ruspe, non quelle per demolire le case abusive, si stanno facendo vedere sempre di più e i mezzi pesanti trasportano tonnellate di cemento. E così la pre-riserva oggi rischia di subire un sacco edilizio con la costruzione di nuove villette, proprio accanto ad antichi e vasti (una volta) vigneti. “L'aggressione ha già distrutto la zona di Baglio Sanchez (residence Santa Maria). Oggi – scrive un lettore - il cemento sta arrivando al cuore di uno dei borghi più belli e meno conservati: Baglio Luna di Birgi. Siamo certi che tutto sia in regola? E se cosi è, siamo certi che le regole no vadano riscritte urgentemente? Sig. Sindaco e Sig. Soprintendente, è cosi che proteggete e valorizzate il nostro patrimonio ambientale? Non vi vergognate? La sensibilità dei marsalesi insorga!”
Davanti a tutto ciò solo alcuni cittadini hanno inviato una lettera al presidente della Provincia di Trapani, Mimmo Turano, e al responsabile della riserva Roberto Fiorentino. Chiedono la pulizia, una manutenzione più frequente e l’installazione di segnaletica e contenitori di rifiuti lungo il litorale tra Villa Genna e l'imbarcadero per Mothia.