Per quanto riguarda le alleanze elettorali, il Pd trapanese ha preso atto della totale confusione che regna nei quadri regionali: il connubio con Lombardo e il terzo polo sembrava cosa fatta fino a pochi giorni fa, ma all'improvviso ci sono stati segnali di dissociazione da più parti. Insomma, come abbiamo raccontato ieri, è tutto in alto mare. La direzione provinciale del Pd ha dunque partorito il solito documento generico, senza proclami, che parla di primarie ma anche di "peculiarità" del territorio (ovvero: se si candida Giula Adamo a Marsala e le primarie non le vuole fare, non si fanno...).
Alla fine è venuto fuori il caso Marsala. Il gruppo dirigente ex Ds ed ex Margherita ha chiesto la testa di Anna Maria Angileri, segretaria dall'Agosto 2010. E l'ha ottenuta, senza neanche molte discussioni. Baldo Gucciardi ha comunicato "per riportare serenità a Marsala", la nomina di tre "commissari": Antonella Milazzo, Monica Alagna e Giuliana Zerilli. Ma la loro è una missione impossiibile. Gucciardi infatti ha comunicato che le tre signore hanno 15 giorni di tempo per risolvere i problemi all'interno del Pd marsalese, altrimenti verrà nominato un commissario esterno di fiducia del segretario.
Monica Alagna, rappresentante delll'area Mattarella e componente della direzione regionale, precisa che "in realtà non si tratta di un commissariamento". Dichiara Alagna: "Non avrei mai potuto accettare una nomina a commissario. In realtà Gucciardi ci ha dato un mandato per convocare al più presto una riunione del coordinamento comunale del Pd e trovare una soluzione unitaria, che ci permetta di ricomporre la frattura che si è creata".
Solo in caso di un fallimento dell'operazione di mediazione verrà nominato un commissario, allora.
E sarà questo l'esito dello scontro all'interno del Pd. Angileri, infatti, che ieri non è stata invitata alla direzione provinciale, ha dichiarato "illegittimo" il gesto di Gucciardi, e si prepara a fare le barricate, potendo contare nella direzione comunale del partito su 20 componenti su 50. Insomma, il 40%. Queste le dure parole di Angileri:
Apprendo, da fonti non ufficiali, che l’On. Gucciardi avrebbe affidato ad alcune persone il compito di ricostituire gli organismi del Partito Democratico di Marsala. Questo atto, oltre ad essere palesemente illegittimo dal punto di vista statutario, dimostra una violenza inaudita nei confronti dell’autonomia dei Circoli Territoriali e mette in evidenza come la cattiva politica, per affermare le proprie idee abbia bisogno di ricorrere alla eliminazione di ogni forma di libero pensiero ed autonomia di giudizio.
La città di Marsala ha ormai capito da tempo quali sono i veri motivi che portano a quello che a tutti gli effetti è, "De facto", un commissariamento, del Partito di Marsala. Nonostante il maldestro ed antidemocratico tentativo di ridurre al silenzio e depotenziare l’azione politica di tutti coloro che dal 2007 ad oggi hanno condiviso questo percorso di rinnovamento e ne hanno consentito il successo ad ogni appuntamento elettorale, posso comunque assicurare che l’impegno per la Città e per i cittadini, insieme a quello per il ripristino della praticabilità politica all’interno del PD, non verrà, mai, assolutamente meno.
E' un finale già scritto: arriverà un commissario per il Pd di Marsala, che ancora una volta deciderà cosa il centrosinistra marsalese deve fare, in nome e per conto dei litigiosi dirigenti locali del Pd. Ratificherà l'alleanza con Adamo e il terzo polo, se tutto va liscio, se no - in caso di rottura regionale con Lombardo - inventerà qualcosa (le primarie...).
IL CASO SICILIA. E se c'è un caso Marsala all'interno del Pd siciliano, c'è un caso Sicilia all'interno del Pd. Ieri l'alleanza con Lombardo è stata al centro della direzione nazionale del Pd. Naturalmente, Antonello Cracolici, che scalpita per fare l'assessore, spinge per il governo politico a sostegno del Presidente eletto dal centrodestra nel 2008. “Il Pd deve andare avanti con Lombardo. Serve un governo coerente con questa alleanza politca”. Di tutt'altro avviso Giuseppe Lupo: “Il sostegno a Lombardo passi da una consultazione degli iscritti del Pd”.
La dichiarazione di Bersani dice tutto e non dice nulla: “L’impegno del partito nella regione – ha detto Bersani – é stato coerente con la strategia nazionale, mirata alla costruzione di un’ampia alleanza politica tra forze moderate e progressiste per gestire uno sforzo costituente di cui il paese ha assoluto bisogno. I passaggi intermedi di costruzione del progetto – ha aggiunto – anche se problematici e complessi, non possono essere contraddittori rispetto all’obiettivo strategico. Così come è evidente che solo una democratica verifica elettorale potrà mettere il sigillo conclusivo al successo del progetto”.
CRISAFULLI. ''Le parole pronunciate ieri da Pierluigi Bersani, durante la Direzione nazionale del Pd, eliminano ogni possibile residua incertezza sulla linea politica del partito in Sicilia, che e' quella definita il 19 giugno scorso, alla presenza di Migliavacca''. E' quanto affermano Bernardo Mattarella, deputato regionale, e Wladimiro Crisafulli, senatore. ''Il Pd, in questa legislatura, non partecipera' ad alcun governo politico alla Regione Siciliana - aggiungono i due esponenti democratici - essendo impegnato, in vista delle elezioni regionali, alla costruzione di un'ampia alleanza del centrosinistra con le forze moderate, che sia chiaramente alternativa al centrodestra berlusconiano''. ''Esprimiamo particolare soddisfazione - concludono Mattarella e Crisafulli - per il via libera espresso da Bersani alla consultazione referendaria degli elettori del Pd, chiesta da cinquemila iscritti siciliani al partito, da svolgere secondo le modalita' previste dallo statuto''.