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20/11/2011 14:19:15

Redax di Trapani. Interrogazione al Senato di D'Alì

D'ALI' - Ai Ministri dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali - Premesso che redax Srl è un'azienda operante nel settore delle tecnologie biomedicali con due stabilimenti dislocati sul territorio italiano in provincia di Modena e a Trapani;

rilevato che:

si è appreso alcune settimane fa che la società Redax è in procinto di trasferire gli impianti industriali presenti a Trapani nella città di Poggio Rusco (Mantova);

la decisione di dislocare gli stabilimenti siti a Trapani ha procurato il comprensibile stato di agitazione dei 43 lavoratori della produzione locale dell'azienda;

la decisione di proclamare lo stato di agitazione è scaturita a seguito di un'assemblea che le organizzazioni sindacali di categoria hanno tenuto con i lavoratori: esse ritengono si tratti di una vera e propria dismissione aziendale che comporterebbe il venir meno di 43 posti di lavoro nel già preoccupante tessuto occupazionale della città di Trapani. A seguito di ciò i lavoratori hanno già programmato una giornata di sciopero generale;

considerato che:

la Redax Srl per la sua produzione sita a Trapani ha in passato usufruito dei finanziamenti pubblici derivati dalle legge n. 488 del 1999 (legge finanziaria per il 2000) e pertanto la decisione di spostare le attività in un altro territorio, godendo di ulteriori benefici pubblici e della possibilità di gestione degli esuberi a mezzo di cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale, mobilità ed esodi incentivati si potrebbe configurare come un mero interesse di profitto che lede le prerogative occupazionali del territorio;

l'azienda non aveva mai annunciato in precedenza l'intenzione di ridurre la forza lavoro presente a livello territoriale e anzi, a quanto risulta all'interrogante, negli ultimi anni di attività la società ha recuperato, anche attraverso l'impegno dei dipendenti, un cospicuo debito portando, oggi, l'azienda a un bilancio in attivo;

preso atto, infine, che:

la ventilata chiusura dello stabilimento Redax di Trapani creerebbe un danno considerevole all'economia della provincia e ai suoi abitanti;

se fosse confermata la paventata chiusura dello stabilimento di Trapani, a pagare il prezzo più alto per la crisi sarebbero proprio i lavoratori locali investiti dalla decisione unilaterale dell'azienda senza poter disporre di adeguati ammortizzatori sociali e risorse alternative;

tale strategia d'impresa è, a parere dell'interrogante, nettamente in contrasto con uno sviluppo aziendale teso a favore le aree più disagiate del Paese e, in particolare, della Sicilia,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di uno specifico piano di dismissione volontaria di Redax Srl e dei criteri che lo hanno determinato;

se in detto piano sia contenuta, in particolare, la chiusura dello stabilimento con sede a Trapani;

se siano noti i motivi e le strategie che hanno determinato la chiusura dello stabilimento;

se e in quali modi ritengano di dover intervenire al fine di ricercare e definire, d'intesa con le istituzioni locali, le più opportune iniziative utili ad evitare la dismissione;

se e in quali modi intendano intervenire al fine di individuare un nuovo piano d'impresa che, salvaguardando gli attuali livelli occupazionali, preveda il mantenimento dello stabilimento di Trapani.