Amico e seguace politico di Francesco Crispi, Damiani fu per ben cinque legislature, dal 1865 al '95 (quando venne sconfitto dal candidato della classe operaia Vincenzo Pipitone) deputato al Parlamento nazionale, mentre nel '98 fu nominato senatore del Regno. Fu anche sottosegretario al ministero degli Esteri. Esponente di spicco della borghesia liberale cittadina, nonché tra i fondatori, nel 1863, della prima loggia della massoneria marsalese (allora battezzata «Caprera», poi intitolata allo stesso Damiani), il politico marsalese più importante della seconda metà dell'800 partecipò, nel 1862, alla spedizione garibaldina bloccata nel sangue, in Aspromonte, dall'esercito sabaudo.
Il suo declino politico iniziò nel 1994, quando anche Damiani, in quanto seguace di Crispi, fu ritenuto responsabile della violenta e sanguinosa repressione delle manifestazioni di protesta delle classi lavoratrici (i «fasci siciliani») attuata dal governo italiano.
La cappella di famiglia a forma di piramide (chiara la simbologia massonica) fu realizzata, su progetto dell'ingegnere Gaetano Brigalia, per volontà di Angelina Damiani ed inaugurata, con una solenne ed affollatissima cerimonia, il 20 marzo 1907, nel secondo anniversario della morte del politico garibaldino.