La questione l’abbiamo già raccontata. A Terrenove-Bambina c’era un campo di calcio oggi abbandonato da parecchi anni. Nel 2008 l’amministrazione si mette in moto per realizzare finalmente il nuovo campetto per la squadra di calcio della popolosa borgata. Il costo: 800 mila euro. L’opera viene inserita nel piano triennale delle opere pubbliche. Aspetta e spera che del campo e dei soldi non se ne sa più nulla. I soldi sono spariti. Non si trovano più, come accade spesso con le chiavi di casa. 800 mila euro volatilizzati. La prima segnalazione arriva dal consigliere comunale Michele Gandolfo che azzarda anche il danno erariale per il comune di Marsala. “I progettisti sono stati pagati, il danno erariale per l’ente è di 100 mila euro”.
Non proprio. I progettisti del campo sono gli architetti Antonio Casano e Salvatore Giacalone, incaricati nel 2007 per redigere il progetto definitivo per il quale hanno ricevuto come compenso circa 10 mila euro. nel 2010 vengono incaricati di mettere mano al progetto esecutivo. Il campo non è solo il manto dove giocare. Si è pensato di rifare il vecchio magazzino con le docce, gli spogliatoi, il parcheggio. Insomma tutto ciò che serve alle squadre. I due architetti consegnano il lavoro all’Ufficio Tecnico del Comune di Marsala corredato di tutte le autorizzazioni e approvazioni degli enti preposti. Compenso per questa seconda tranche: circa 9 mila euro. Che ancora aspettano.
Del progetto gli abitanti della borgata ne sono contenti, lo aspettano. Per loro non è solo un campo di calcio ma un punto di aggregazione, di ritrovo. Oggi non c’è il campo, la squadra della borgata si allena un po’ qui un po’ là. L’ultimo avvistamento è dato al campo di via Istria, con altre 3 squadre. Per le partite casalinghe va in trasferta allo stadio comunale di Marsala o a Petrosino. Oggi è ultima in classifica.
Quando si passa all’ultimo bilancio si scopre l’inghippo, gli 800 mila euro non ci sono. A Terrenove Bambina, quando si scopre che i soldi sono spariti, c’è una vera e propria mobilitazione popolare. Sono delusi. Ci si chiede come si fa a non sapere dove siano 800 mila euro. Il sindaco Renzo Carini non ne ha idea.
Poi c’è anche quella storia del danno erariale che invece si aggira sui 30 mila euro. Tant’è che a Terrenove Bambina si costituisce un comitato pro campo e si aspettano le variazioni di bilancio. Tra queste, inizialmente, non c’è nessuna voce sul campo di calcio. Viene però inserito all’ultimo un emendamento per rifinanziare l’opera. La prima firma in calce è del consigliere Agostino Licari, ne seguono altre 17. Con l’emendamento “si intende mettere fine ad una ingiustizia nei confronti degli abitanti della contrada Terrenove-Bambina, che, dopo trent’anni, si vedono vanificare la loro legittima attesa di un impianto sportivo polivalente, poiché, il finanziamento già previsto è “ misteriosamente sparito dal bilancio”, senza una ragione plausibile”. La borgata è fiduciosa, è la volta buona. L’emendamento si sarebbe dovuto votare il 29 novembre. Invece, non si sa perché, viene anticipato al 24.
Ebbene, alle 3 di notte viene votato proprio quell’emendamento: bocciato con 14 voti contrari. Tra l’altro, Agostino Licari, primo firmatario dell’emendamento era assente e alcuni consiglieri prima firmatari dell’emendamento hanno votato contro.
In compenso, chissà perché, ci sono i lavori al campo di Paolini. Carini li ha giustificati dicendo che li aspettano da 25 anni. E sul campo di Terrenove? “Sarà compito della prossima amministrazione ormai, io mi sono impegnato per realizzare intanto il progetto, con tutti i pareri e la variante”. E aggiunge: “le carte sono a posto”. Sulla “guerra” fra contrade i cittadini di Terrenove minimizzano. “Non vogliamo fare polemiche su queste cose, vogliamo solo il nostro campo”. Il comitato adesso ha iniziato una petizione popolare.