Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
11/01/2012 07:02:10

Consiglio provinciale, polemica sulle consulenze. Oggi seduta straordinaria su Megaservice

con cui sono stati prorogati gli incarichi dirigenziali a suo tempo conferiti, nonché di tutta una serie di altri provvedimenti (determinazioni dirigenziali e deliberazioni di Giunta) riguardanti l’iter per l’indizione del concorso per la copertura di cinque posti di dirigente, con particolare riferimento al percorso di quello per dirigente amministrativo-contabile dell’Ente. Daidone ha chiuso il suo prolungato intervento affermando che le delineate perplessità rendono necessario che la situazione venga posta all’attenzione delle autorità di controllo e, pertanto, ha chiesto che la nota da lui letta in aula, unitamente alla copia di tutti gli atti in essa richiamati, vengano trasmessi “alla Procura della Repubblica per eventuali ipotesi di reato penale; alla Procura presso la Corte dei Conti per ogni eventualità di danno erariale; all’Ispettorato per la Funzione Pubblica, costituito ai sensi dell’art. 71 del D. Lgs. 150/2009 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Funzione Pubblica, nonché all’Assessorato Regionale alle Autonomie Locali per ogni eventuale controllo sostitutivo sulla legittimità degli atti”.
Tale richiesta nonché la successiva affermazione del capogruppo del PD secondo cui il Presidente della Provincia quando interviene in aula sarebbe soltanto un ospite, sia pur gradito, del Consiglio, hanno provocato la decisa ed anche dura reazione del Presidente Turano il quale, nel sottolineare che la volontà dell’Amministrazione è quella di dotare l’Ente di funzionari capaci e di esperienza, mentre Daidone avrebbe altri obiettivi, e che il Presidente della Provincia è il Presidente della Provincia anche in Consiglio, ha annunciato che farà celermente pervenire al capogruppo del PD una dettagliata nota di risposta ai rilievi mossi e che sarà lui stesso a trasmettere tutte le carte ai competenti organi affinché possano fare una comparazione fra quanto sostenuto dal Consigliere Daidone e i provvedimenti adottati dall’Amministrazione. Il Presidente della Provincia, che subito dopo ha abbandonato l’aula, ha aggiunto infine che d’ora in avanti colloquierà con il capogruppo del PD soltanto per iscritto affinché di tutto rimanga traccia e perché l’elettorato del Consigliere Daidone possa avere coscienza di certi mezzi che da quest’ultimo verrebbero utilizzati per calunniare l’Amministrazione Provinciale.
In precedenza, il capogruppo del PD aveva presentato un’altra articolata nota per chiedere una serie di chiarimenti sul non trascurabile danno erariale che sarebbe stato conseguenza della distruzione, operata dal maltempo e dalle mareggiate di questi giorni, della passerella in legno per disabili realizzata la scorsa estate dall’Amministrazione Provinciale lungo la battigia di Alcamo Marina per un tratto di circa due chilometri. Il Consigliere Daidone, fra l’altro, si chiede come sia stato possibile non prevedere che una passerella in legno, anche se bene ancorata sulla sabbia, non avrebbe potuto resistere, a pochi metri dal mare, ad un prevedibile sconvolgimento di stabilità in occasione di naturali calamità o movimenti della sabbia dovuti all’assenza di una barriera frangiflutti.
Nel suo intervento, Daidone ha altresì ricordato la documentazione fotografica che sulla passerella per disabili di Alcamo Marina aveva prodotto il Consigliere Giacomo Sucameli già all’inizio dello scorso mese di novembre. In particolare, il capogruppo di Alleanza per la Provincia aveva rivolto un appello al Presidente Turano e alla sua Amministrazione affinché si provvedesse a metterla al riparo prima delle prevedibili piogge autunnali. “La struttura, composta da pedane di legno e per la cui realizzazione – aveva sottolineato Sucameli in quella occasione – sono stati spesi ben 750 mila euro, si presenta già in buona parte danneggiata (con le pedane divelte e squarciate dalle acque dei torrenti) e bisogna quindi evitare che vada completamente distrutta anche se ci vogliono 100 mila euro per smontarla e metterla a deposito”.
Anche su questa questione, il Presidente della Provincia ha comunque detto che farà pervenire un’apposita dettagliata relazione al Consigliere Daidone.

Oggi pomeriggio, intanto, il Consiglio Provinciale di Trapani tornerà a riunirsi in seduta straordinaria ed aperta. Uno solo l’argomento all’ordine del giorno: attività e prospettive della società partecipata Mega Service.

Per il prossimo 31 gennaio, inoltre, sarà convocata un’altra riunione straordinaria in occasione della giornata di mobilitazione decisa dall’assemblea dei Presidenti di Provincia e dei Presidenti di Consiglio Provinciale. Lo ha annunciato il Presidente Peppe Poma, precisando che l’iniziativa, che prevede la riunione in contemporanea di tutti i Consigli Provinciali d’Italia, è finalizzata all’incontro con i dipendenti, con la cittadinanza, con le forze economiche e sociali e con le altre istituzioni locali per dare un contributo di idee e di proposte al dibattito sulla riforma complessiva delle autonomie territoriali che, alla luce dell’attuale proposta di soppressione degli Enti Provincia, ha indotto l’UPI a ribadire l’interruzione dei rapporti istituzionali con il Governo.
Per quanto concerne la realtà siciliana, dove bisogna rapportarsi anche con l’autonomia regionale in materia di enti locali, i Consiglieri Provinciali Piero Russo e Francesco Cucchiara, indicati ieri in rappresentanza dei gruppi di maggioranza e di opposizione, prendono parte oggi a Palermo, presso la sede dell’U.R.P.S., al gruppo di lavoro costituito per avviare il confronto e definire una eventuale proposta di disegno di legge, da presentare all’A.R.S. ad iniziativa dei Consigli Provinciali, che affronti il riordino delle competenze delle Province in Sicilia ed il loro ritorno alle funzioni di liberi consorzi previste dalla Legge Reg.le n. 9 del 1986.