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13/01/2012 07:06:45

Il giorno dopo la strage di via Omero. Dolore e disperazione a Trapani

Tutto è accaduto intorno alel 4 e 35. Fiorentino aveva passato la notte nella casa dell'ex moglie perchè da tempo cercava di riconciliarsi, invano, con la sua famiglia.  Ad accorgersi del cadavere sul selciato, in pigiama e scalzo, è stata la vicina del primo piano, che ha chiamato i carabinieri. "Sentivamo puzza di gas - hanno detto altri vicini- ma non pensavamo che l'appartamento stesse bruciando". Sono stati i carabinieri che una volta accorsi sul luogo hanno visto che dalle finestre della casa usciva fumo. Hanno chiamato i vigili del fuoco, che sono intervenuti con quattro squadre in pochissimi minuti.

L'ALLARME E L'EVACUAZIONE. La portata della tragedia non è stata chiara dall'inizio. A tutti sembrava che l'appartamento avesse preso fuoco per qualche disgrazia, e che magari Fiorentino fosse morto nel tentativo di salvarsi la vita uscendo da qualche finestra. L'agghiacciante verità è venuta fuori man mano che i medici legali e la scientifica hanno fatto i primi rilievi sui corpi trascinati fuori dai vigili del fuoco dopo quattro ore di intenso lavoro: Fiorentino aveva ucciso i suoi familiari. I corpi (tranne quello di Hans) presentavano delle evidenti ferite da taglio. Ma sarà l'autopsia a chiarire se i quattro sono morti a causa del fumo o erano già morti in precedenza. Tra l'altro, il fatto che tutte le imposte fossero chiuse ha evitato che le fiamme si propagassero ulteriormente.

La palazzina di Via Omero è stata evacuata (anche se già nella notte gli abitanti sono stati fatti rientrare, perchè non ci sono pericoli strutturali), nel rione Palma sono venute centinaia di persone: giornalisti da tutta Italia, curiosi, parenti ed amici delle famiglie Fiorentino e Mighali. E proprio tra loro, nel pomeriggio, si è sfiorata la rissa, tra i familiari, che si sono picchiati davanti l'edificio dopo uno scambio reciproco di accuse.

I VICINI RACCONTANO. Secondo alcune voci raccolte dai vicini di casa l'uomo lavorava saltuariamente portando la pizza a domicilio per conto di una pizzeria nelle ore serali. La moglie, Stefania, invece sembra ospitasse a pagamento degli anziani nella casa in via Salemi, in cui stava con madre, fratello e figlia. Una vicina dice: "Poteva essere una strage ancora più grave: a volte in quella casa c'erano anche 12 anziani che dormivano". Una delle accuse nelle liti tra marito e moglie sarebbero state proprio le richieste di denaro da parte di Fiorentino alla moglie che stava economicamente meglio di lui grazie a questo lavoro. I vicini dicono che la casa di accoglienza per anziani era in regola ma non ci sono conferme a queste voci. Uno dei motivi per cui Fiorentino era sempre in bolletta era il vizio del gioco. A volte si presentava di notte a casa dell'ex moglie chiedendo di entrare e scatenando liti accese. La coppia si era separata a Settembre, ma Fiorentino spesso raggiungeva la casa della suocera di notte, anche in pigiama, rimanendo per ore davanti al portone a fissare l'appartamento dell'ultimo piano.

STALKING. Secondo alcuni vicini, la signora Stefania Mighali da tempo aveva ricevuto minacce dall'ex marito, "anche di fronte ai carabinieri", ha detto una vicina. La sorella Mariella aggiunge: "Aveva presentato tre denunce. Pietro ogni volta la minacciava che l'avrebbe ammazzata, con la bambina, e poi si sarebbe suicidiato". Ma  il Procuratore Viola ha dichiarato che nessuna denuncia era mai stata presentata dalla donna, perchè negli archivi della Questura e del Comando provinciale dei carabinieri non risulta alcuna denuncia.