L’uomo si è poi suicidato lanciandosi dal quinto piano. Ad officiare la funzione religiosa è stato ilvescovo di Trapani, Francesco Miccichè.
La cattedrale era gremita: più di 500 persone. Il vescovo Francesco Micciche ha detto che "bisogna riflettere su quanto accaduto, sulle responsabilità che pesano anche sulla società".
''Non siamo qui per dare un giudizio definitivo su quanto è accaduto: questo lo lasciamo a Dio, alla sua giustizia e alla sua misericordia", ha detto il vescovo Francesco Micciché nell'omelia: "Ma certo non possiamo tirarci indietro, come credenti e come cittadini, dal porre una attenta e lucida riflessione su quanto è accaduto, sulle responsabilità che pesano sulla società tutta. In casi come questi nessuno si può impunemente tirar fuori dicendo: io non c'entro, a me non interessa''.
''C'è un qualcosa di cui non sempre siamo in grado di avere consapevolezza - ha aggiunto il vescovo - : la responsabilità personale nel ricercare il bene comune, nell'affermare la legalità, la giustizia, la solidarietà, nelle scelte di ogni giorno, nella nostra vita. 'Cosa ho fatto io?' - dovrebbe chiedersi ognuno di noi - 'Perché un fatto del genere non accadesse nel mio quartiere, nella mia città, nel mio territorio?''.
''Il peso morale di questa tragedia - ha concluso - grava sulla coscienza dei singoli, delle istituzioni, della società tutta. Nessuno si può tirare indietro davanti alle proprie responsabilità. Domani alle 15,30 invece, liturgia della parola nella chiesa ''Sacro Cuore di Gesù'', per Pietro Fiorentino che, dopo aver ucciso i familiari si è gettato dal quinto piano dell'appartamento.
Stefania Mighali e la figlia Daniela, due delle cinque vittime sarebbero state uccise a colpi di coltello. La prima è stata colpita con fendenti al collo, al volto, al torace e all’addome. La piccola Daniela è stata colpita al torace, all’addome e al dorso. La suocera ed il cognato, quindi, sarebbero morti asfissiati.
Per Pietro Fiorentino, è prevista invece una Liturgia della Parola,oggi, nella chiesa Sacro Cuore.