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25/01/2012 05:10:00

Escalation di attentati intimidatori a Castelvetrano e Campobello

 Al primo sono stati sparati due colpi di fucile cal. 12 caricato a pallettoni al portone di casa, in via Santissima Trinità, mentre al secondo sono state tagliate le gomme dell’auto.

I malviventi che hanno agito a Castelvetrano hanno colpito il portone di casa di Becchina ad una altezza di circa due metri. I pallettoni hanno sfondato il portone e sono stati poi recuperati dai carabinieri del Norm della Compagnia, che seguono le indagini, nell’atrio dell’abitazione. Prima di andar via gli attentatori hanno lasciato una croce realizzata con due rami di ulivo e un mazzetto di fiori. Al momento dell’episodio il 72enne imprenditore era a casa e dopo avere udito gli spari ha subito telefonato alle forze dell’ordine facendo intervenire sul posto i carabinieri che dopo averlo sentito stanno valutando un ampio ventaglio di ipotesi investigative.

Becchina è noto alle cronache non solo per la produzione di olio extravergine di oliva nella sua tenuta che è finito, in America, anche sulla tavola dell’ex presidente della Casa Bianca Bill Clinton, ma per una sua pregressa attività svolta quando si trovava a Basilea (Svizzera) dove faceva il commerciante di antichità.
Per un presunto traffico illecito di reperti archeologici, si disse anche gestito con il placet della mafia, finì sotto inchiesta e nel 1984 cedette al Getty un kouros per una cospicua somma. Per l’accusa vendette pure il Cratere di Asteas, ormai restituito al nostro Paese dal museo californiano. Solidarietà all’imprenditore e alla sua famiglia ieri è stata espressa dal sindaco Gianni Pompeo. A Campobello, dove solo venerdì scorso è stata la Commissione regionale antimafia, ad essere stato preso di mira dai malviventi è stato l’ex consigliere comunale di Grande Sud Pietro Masaracchio a cui il partito ha espresso solidarietà. Anche in questo caso indagano i carabinieri ma della locale Stazione. Nel centro belicino la tensione politica, dopo l’arresto il 16 dicembre scorso per associazione mafiosa del sindaco Ciro Caravà continua a rimanere molto alta. Proprio ieri la direzione provinciale del Pd, ha deliberato il commissariamento del circolo dopo le dimissioni della segretaria e ha invitato i consiglieri comunali iscritti al partito e l’assessore di riferimento a rassegnare «tempestivamente le dimissioni».