La vittima dei reati è la sua ex fidanzata minorenne: una ragazza 17enne, originaria anche lei di Castelvetrano, ma domiciliata a Mazara del Vallo in quanto ospite di un locale centro di accoglienza di donne e ragazze in difficoltà.
Il provvedimento restrittivo è scaturito da una richiesta formulata dal Sost. Proc. Giacomo Brandini sulla base di una serie di approfondimenti investigativi condotti dai Carabinieri di Mazara del Vallo a carico dell’indiziato, che era un soggetto già noto agli inquirenti a seguito della commissione di analoghi reati.
Infatti già nel 2010, dopo avere accertato una serie di comportamenti persecutori sempre in danno della medesima vittima, i militari - coordinati dal C.te di Stazione Luogotenete Biagio Cicatiello - lo avevano indagato e sottoposto alla misura del “divieto di dimora” nel comune di Mazara del Vallo disposta dal GIP di Marsala, mentre il Tribunale dei minorenni di Palermo gli aveva anche imposto il divieto di avvicinamento alla giovane ex fidanzata.
Ciononostante l’indiziato ha violato le misure ad egli imposte e perseverato nei comportamenti persecutori, con aggressioni fisiche e verbali, molestie telefoniche, pedinamenti e appostamenti anche presso l’abitazione dei genitori della ragazza.
In alcuni casi ha anche procurato ematomi ed escoriazioni al viso della giovane giudicate guaribili in 5 gg di prognosi ed una volta, mediante minacce e violenza, le ha anche rapinato il giubotto ed il telefono cellulare.
Dopo la notifica del provvedimento e in attesa di processo, così come disposto dall’A.G. l’uomo è stato ristretto agli arresti domiciliari presso un’abitazione di Campobello di Mazara, dove si era frattanto trasferito.
Di fondamentale utilità per le indagini si sono rivelate alcune segnalazioni fatte dalla vittima ai Carabinieri, e la collaborazione di alcuni suoi familiari e degli assistenti sociali che si sono occupati delle sue cure.