Ai controlli hanno preso parte vari poliziotti, con il camper mobile della polizia, tre volanti e una motovolante. Il bilancio finale dell’attività realizzata ieri è di 99 persone e di 48 mezzi, tra auto e moto, controllate. A seguito di questi controlli, i verbali emessi dagli agenti sono stati, complessivamente, 17 e hanno riguardato altrettante violazioni del codice della strada. In particolare, la polizia ha proceduto al sequestro di cinque mezzi, sorpresi a circolare nonostante non fossero coperti da assicurazione e ha multato due persone per guida senza casco. Inoltre, un’altra persona è stata anche denunciata all’autorità giudiziaria per guida senza patente. I controlli da parte del commissariato mazarese diretto dal dirigente Francesco Palermo Patera verranno ripetuti, come ormai accade da vari mesi, anche nelle prossime settimane.
I carabinieri della Stazione di Mazara Due, nell’ambito dei servizi finalizzati al contrasto del fenomeno dei furti di cavi di rame ed altri materiali ferrosi, hanno tratto in arresto in flagranza di reato i mazaresi Francesco Paolo
Armata (49enne) e Giovanbattista Ferrara (41enne), entrambi disoccupati e con alcuni precedenti di polizia a proprio carico. I due sono stati arrestati con l’accusa di “furto aggravato in concorso”, in quanto sorpresi a rubare i paletti di zinco disposti lungo i filari di un vigneto in contrada “Murri” di proprietà di un imprenditore vitivinicolo di Marsala. I militari operanti, coordinati dal comandante della Stazione Maresciallo Luigi Chiaro, hanno sorpreso e bloccato i malfattori nel primo pomeriggio di ieri, proprio all’atto in cui, armati di cesoie, stavano spezzando e tranciando i paletti delle cosiddette “spalliere”. I due erano inoltre dotati di una motoape, il cui cassone avevano già riempito con oltre 235 paletti appena trafugati dal vigneto, che sono stati recuperati e ri-consegnati al proprietario. Il valore commerciale dei 235 manufatti in zinco che stavano per essere rubati ammonta a poche centinaia di euro. Il danno subito dal proprietario del vigneto ammonterebbe ad almeno 6.000 euro in quanto le parti dei paletti spezzati che sono rimasti interrati, implicheranno l’intervento di grossi trattori per la loro rimozione. Peraltro, in passato, lo stesso imprenditore aveva già subito analoghi furti nei medesimi vigneti di contrada “Murri”. Dopo le formalità di rito, i due sono stati ristretti agli arresti domiciliari. Nel corso del successivo processo per direttissima celebrato presso il Tribunale monocratico di Marsala, gli arresti sono stati convalidati e gli imputati, in attesa di udienza finale, sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di firma in caserma. I cc di Mazara, inoltre, stanno indagando su un furto di fili di rame e parti di macchinari in metallo, commesso da ignoti in danno di uno stabilimento inattivo. E’ stato lo stesso proprietario, questa mattina, a presentare la denuncia del furto ai militari della locale Stazione.