Tema del giorno le discariche abusive di Amianto sul nostro territorio. Giuseppe Catalano ha presentato per sommi capi lo status quo ed ha ottenuto, alla fine, una mozione approvata all'unanimità dagli intervenuti. La funzione di segretario della seduta è stata svolta dal prof. Giacomo Anselmo che ha provveduto a stilare un verbale con tutte le istanze emerse dai vari interventi. Alla fine è stato deciso di operare una mappatura dei vari siti inquinati. Si è ritenuto opportuno, per facilitare il compito dell'assessorato all'ambiente, di redigere una relazione conclusiva ed allestire un CD contenente le varie foto pervenute al Gruppo che sarà inviato oltre che all'Amministrazione civica, anche, alle altre autorità competenti del territorio. Dai primi riscontri è emersa una realtà drammatica che ha allarmanto un pò tutti gl'intervenuti sia per la enorme diffusione del fenomeno relativo alla dispersione di questo terribile inquinante sia perchè è aleggiata una generale paura per le possibili conseguenze e le eventuali complicanze che si potrebbero innescare sulla salute dei cittadini. Infatti l'asbesto, polverizzato, in seguito all'inevitabile deterioramento che il tempo produce su questi sfabbricidi tossici rappresenta un killer sempre in agguato. "La riunione si è svolta in un clima sereno - dichiarano Catalano e Anselmo - e l'intento comune è di collaborare in modo consapevole e responsabile con l’Amministrazione ed il Consiglio Comunale, e nessuno vuole uno conflitto ideologico, perchè è interesse comune affrontare insieme le inevitabili problematiche, principalmente di natura economica che verranno fuori. Ci auguriamo che anche i cittadini prendano a cuore questo ennesimo problema perchè i danni colpiscono indiscriminatamente tutti". Sono numerose le discariche di amianto presenti a Mazara e denunciate invano dai cittadini negli ultimi anni. A Trapani, lo scorso Aprile, aveva fatto clamore il caso delle grande discarica abusiva di amianto scoperta vicino al sito individuato, nella zona di Chinisia, per ospitare la tendopoli per i migranti sbarcati nel corso dell'emergenza per la guerra in Libia.
I RISCHI DELL'AMIANTO PER LA SALUTE. L'amianto è costituito da fibre che hanno la caratteristica di dividersi longitudinalmente, per cui mantiene questo suo aspetto fino alla dimensione di alcuni centesimi di micron (un micron è un millesimo di millimetro). Per questo è così pericoloso se inalato, infatti può entrare in profondità negli alveoli polmonari. L'amianto è pericoloso solo quando le fibre di cui è composto vengono inalate. L'amianto non emette radiazioni o gas tossici.
I rischi per la salute dovuti all'uso dell'amianto derivano dal possibile rilascio di fibre microscopiche dai materiali all'ambiente. Queste fibre disperse in aria possono essere inalate dall'uomo e le malattie che ne conseguono sono pertanto associate all'apparato respiratorio.
L'amianto è stato riconosciuto come un cancerogeno certo per l'essere umano.
I materiali più pericolosi sono quelli che rilasciano facilmente le fibre in aria e cioè quelli friabili, mentre molto più difficilmente le fibre sono cedute dai materiali compatti.
Pertanto il cemento-amianto (eternit), essendo un materiale compatto, è molto meno pericoloso dei materiali friabili.
I maggiori livelli di rischio si sono riscontrati negli ambienti di lavoro dove l'amianto veniva manipolato (produzione di cemento-amianto, spruzzatura di edifici o di mezzi di trasporto come i treni e le navi, produzione di tessuti, ecc.) e negli ambienti di vita dove è presente amianto spruzzato in cattivo stato di conservazione.
Per i materiali contenenti amianto compatto come le coperture degli edifici in cemento-amianto (eternit) il rischio è, in generale, molto basso ed è comunque legato allo stato di manutenzione dei materiali.
I materiali contenenti amianto compatto possono diventare un rischio se abrasi o danneggiati.