Qualche giorno fa più di un osservatore aveva fatto notare che Vittorio Sgarbi, essendo stato Sindaco di Salemi, comune sciolto per mafia proprio sotto la sua sindacatura, in base alle nuove norme introdotte nel "pacchetto sicurezza", non avrebbe potuto candidarsi Sindaco a Cefalù, come invece ha fatto. Lui, come al solito, ha minacciato querele a destra e a manca. Ma in realtà ieri pomeriggio il Tribunale di Marsala, sezione civile, ha sancito la sua incandidabilità.
Il Tribunale di Marsala ha infatti, con sentenza, dichiarato Vittorio Sgarbi "incandidabile" in vista delle prossime elezioni amministrative. Lui, chiaramente, non ci sta, e annuncia: "Mi candido lo stesso, questa è solo la sentenza di primo grado e ce ne sono altre 3, l'appello, la Cassazione e la Corte di Strasburgo".
Ora saranno proprio i giudici della Corte d'Appello di Palermo a decidere sulla sua candidabilità, anche se Sgarbi insiste: "Mi candido a sindaco, questa è una sentenza tecnicamente insignificante. Sono e resto candidato - ha annunciato - fino alla sentenza definitiva, e questa non lo è. Appena la sentenza verrà notificata ai miei legali, cioè entro i prossimi 10 giorni, farò immediatamente ricorso alla Corte d'Appello".
Tutto qui? Chiaramente, no. Un Sindaco che querela il Questore che indaga sulla mafia nel suo Comune non può fermarsi solo a questa reazione. E così Sgarbi ha deciso anche di denunciare il Procuratore Capo di Marsala, Alberto di Pisa, perchè? "Due anni fa ho presentato diverse denunce ma sono rimaste sempre lettera morta".
E tornando a parlare della sua candidatura a sindaco di Cefalù ha spiegato che "ogni valutazione di merito e non meramente formale come quella del Tribunale di Marsala, e' rimandata alla Corte d'Appello di Palermo".
E alla domanda su come si presenterà a sindaco a Cefalù se il tribunale di Marsala lo ha dichiarato incandidabile ha detto: "Intanto mi candido e se verrò eletto farò il sindaco, poi quando verrà emessa la sentenza definitiva ne riparleremo".
Proprio nei giorni scorsi sulla candidatura di Sgarbi a sindaco di Cefalù ci sono state diverse polemiche sulla sua vicinanza a Giuseppe Farinella, cugino di un pregiudicato per mafia.