Il quarto bandito, Giuseppe Beninati di 52 anni, era già stato catturato dalla polizia. In manette sono finiti RobertoTortorici, 28 anni, e i fratelli Francesco Paolo e Ignazio Cammareri, rispettivamente di 34 e 31 anni. L’arresto è scattato in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari Pietro Grillo, su richiesta del sostituto procuratore Cristiana Macchiusi. I malviventi sono stati rinchiusi nelle carceri di SanGiuliano, a disposizione dell’autoritàgiudiziaria. Devono rispondere di rapina aggravata e di furto.Il “colpo” fruttò agli autori, che entrarono in azione all’orario di chiusura, un bottino di circa 2 mila euro. Tortorici avrebbe fatto da palo nonché da autista ai complici; mentre i fratelli Cammareri, assieme a Beninati, con il viso coperto da calze di nylon, avrebbe fatto irruzione al supermercato. La fuga è avvenuta a bordo di una macchina, risultata rubata. I banditi lasciarono nell’auto, rinvenuta il giorno dopo la rapina, le calze che sono state sequestrate dagli investigatori e inviate al Gabinetto regionale della polizia scientifica di Palermo per essere sottoposte ad analisi di laboratorio. Tre i profili genetici ricavati dai poliziotti, corrispondenti ai quattro indagati che sono stati incastrati dalla tracce di saliva rinvenute nelle calze.