Incrementi a due cifre in sette capoluoghi: Messina (+12,3%), Siracusa (+14,9%), Trapani (18,9%), Ragusa (+20,9%), Caltanissetta (+27%), Enna (+27,1%), Palermo (+34%).
Leggeri aumenti si sono registrati anche nell’ultimo anno: nel 2011 rispetto al 2010, le tariffe sono cresciute su base nazionale in media del 5,8%, in Sicilia del 2,1%. Gli incrementi maggiori a Trapani (+14,4%).
In Sicilia, è Agrigento la città in cui l’acqua per uso domestico costa di più, con una spesa media annua di 445€, ben 255€ in più di quanto la si paga a Catania, città in cui il servizio costa meno a livello regionale, addirittura 335€ in più di quanto la si paga a Isernia, città in cui il servizio costa meno a livello nazionale.
Nell’annuale indagine realizzata dall’Osservatorio Prezzi & Tariffe di Cittadinanzattiva, le contraddizioni del Servizio Idrico Integrato nel nostro Paese, con dati anche sulla dispersione idrica. On line su www.cittadinanzattiva.it il dossier con gli approfondimenti regionali.
Spesa annua: In un anno una famiglia sostiene in media una spesa di 290€ per il servizio idrico integrato. L’indagine è stata realizzata in tutti i capoluoghi di provincia, relativamente all’anno 2011. L’attenzione si è focalizzata sul servizio idrico integrato per uso domestico: acquedotto, canone di fognatura, canone di depurazione, quota fissa (o ex nolo contatori). I dati sono riferiti ad una famiglia tipo di tre persone, con un consumo annuo di 192 metri cubi di acqua, e sono comprensivi di Iva al 10%.
Cara acqua. In generale, il caro bollette viaggia più spedito al Centro (+34,3% rispetto al 2007, +6,2% rispetto al 2010). Seguono le regioni del Nord (+25,6% rispetto al 2007, +6,7% rispetto al 2010) e il Sud (+14,1% rispetto al 2007, +3,2 rispetto al 2010).
A livello nazionale, a fronte di una spesa media annua pari a 290€, in Sicilia il servizio idrico integrato ha costi leggermente superiori (297€).