E, grazie alla sponsorizzazione del deputato di turno, ecco che qualche ente si salva dai tagli e altri invece vengono penalizzati: a esempio da un lato si decide di aiutare i Teatri, dal Massimo di Palermo al Biondo, tranne lo Stabile di Catania. Oppure tra le onlus che hanno ricevuto in tutto 32 milioni di euro, subendo un taglio medio del 7 per cento - rispetto
a quanto era stato approvato nel bilancio poi impugnato dal commissario dello Stato - salta fuori che c’è chi si è salvato dai tagli: come il Corecom e la Federico II, l’istituto San Paolo e, ancora, l’associazione Meter di don Fortunato Di Noto ad Avola.
La manovrina comunque passa all’Ars. Prevista l’accensione di un mutuo da 140 milioni e torna la previsione di ticket d’ingresso in parchi e riserve. I soldi serviranno in gran parte per i forestali (92 milioni), per i Comuni (60 milioni, anche se rimangono i tagli per 100 milioni, con Palermo che avrà circa 20 milioni in meno) e per pagare gli stipendi di Esa ed Eas. Ridistribuito, poi, il fondo ridotto della cosiddetta ex Tabella H, passato da 45 a 32 milioni: il Coppem vicino al Pd passa da 963 mila euro a 691, mentre la Fondazione Federico II avrà 448 mila euro e il Corecom altri 40 mila euro rispetto al fondo iniziale. L’associazione Colajanni avrà 373 mila euro contro i 591 che aveva ricevuto prima dell’impugnativa: stesso discorso
per il Centro Pio la Torre, passato da 180 a 129 mila euro e per la Fondazione Buttitta, che passa da 381 mila euro a 273. Cala il contributo per l’Ente sordomuti (da 810 mila euro a 592 mila) e per l’Unione ciechi (da 2 milioni a 1,4). Anche le squadra di rugby subiscono tagli, come l’Amatori Catania (da 285 mila euro a 186) e la Palermo rugby (da 198 a 142 mila euro). L’Istituto teologico San Paolo rimane invece a quota 135 mila euro e l’associazione Meter di Avola, grazie un bonus aggiuntivo di 40 mila euro, arriva a quota 103 mila: entrambe sono sponsorizzate dal Pdl.
Il governo con questa manovra alleggerisce anche il taglio del 35 per cento del fondo per i Teatri, dando 3,5 milioni al Teatro Bellini di Catania, 1 milione al Biondo di Palermo, 2 milioni all’Orchestra sinfonica siciliana e 1 milione al Massimo di Palermo. Questa manovra che dà soldi a onlus e teatri prevede però altri tagli, in particolare di 6 milioni per il buono scuola e di altri 6 milioni per il fondo destinato alle fasce d’esenzione per il ticket sanitario.