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05/06/2012 04:04:59

Enti locali in Sicilia: 18.497 i precari da stabilizzare. Costano 240 milioni di euro

Lo ha affermato Lino Leanza (Mpa), presidente dell’intergruppo Lavoro e sviluppo all’Ars che si è riunito ieri con i sindacati. Secondo i dati forniti i lavoratori assunti a tempo indeterminato negli enti locali siciliani sono 18.497 e costano 241 milioni e 969 mila euro.
In tutto 15.417 quelli in servizio tra Comuni e Province, a cui si aggiungono altri 3.080 soggetti impiegati in altri enti. In testa alla classifica del precariato negli enti locali Palermo (3234 unità), Messina (3185), Agrigento (2198). Seguono Trapani (2089) e Catania (1.975). Per gli altri soggetti pubblici, Palermo (1151), Agrigento (365) e Caltanissetta (334), seguiti da Catania (301) e Ragusa (210). Un incontro a Roma è fissato per il prossimo 6 giugno.
«Abbiamo chiesto al governo nazionale — dice Leanza — una deroga per le assunzioni a tempo indeterminato, ed una proroga, attraverso alcuni specifici
emendamenti da sottoporre al tavolo tecnico di Roma».

La patata bollente passa dunque a Roma dove domani, il 6 giugno, è previsto un nuovo incontro alla presenza del ministro per la Pubblica amministrazione Filippo Patroni Griffi. In quell’occasione verranno articolati, anche insieme ai rappresentanti delle autonomie locali, i diversi tavoli e verranno esaminati i dati che il dipartimento della Funzione pubblica illustrerà sul totale del fenomeno precariato.

 “Occorre una grande operazione-verità per fare chiarezza sui precari degli enti locali siciliani”, dice Leanza. “La Sicilia - spiega l’ esponente dell’Mpa - è l’unica tra le regioni del Sud a poter contare su una disponibilità di fondi immediata di 300 milioni di euro, pari quasi al 95% delle somme necessarie. La proposta che abbiamo avanzato tra l’altro prevede l’invarianza di costi, per consentire l’avvio della conversioni dei contratti a tempo indeterminato”. 

  ''Restano ancora da stabilizzare i precari degli Enti locali, della Sanita' e della Regione siciliana. A questi 18.500 lavoratori e' necessario garantire un futuro attraverso un percorso di fuoriuscita definitivo e l'avvio di tutti i processi di stabilizzazione''. Lo sostiene Pino Franchina della segreteria regionale delle Uil Sicilia. E Franchina aggiunge: ''Se il Governo nazionale, che ha gia' avviato un tavolo di confronto, non ripristinera' le deroghe per la stabilizzazione sino al 2014, gia' il prossimo 31 Dicembre questi lavoratori si ritroveranno in mezzo alla strada.Dobbiamo mettere la parola fine a questa ventennale vertenza del precariato siciliano e utilizzare queste professionalita' per riorganizzare una Pubblica Amministrazione in grado di dare risposte ai cittadini''.

“E’ finito il periodo delle attese – spiega il presidente dell’AnciSicilia, Giacomo Scala – adesso è necessaria una svolta. Un cambiamento sostanziale che si potrà avere solo elaborando una proposta concordata che possa trasformarsi nella soluzione definitiva per tutti i precari dei comuni”.
“Ribadiamo – aggiunge Scala – che i precari hanno svolto e continuano a volgere un ruolo indispensabile per il corretto funzionamento degli enti locali. E proprio per questo motivo ci aspettiamo che, a seconda delle competenze e delle responsabilità, sia il governo nazionale che il governo regionale si impegnino a raggiungere un punto fermo su una situazione diventata insostenibile”.