consentire uno sviluppo socio-economico compatibile, già progettato ai tempi della modulazione del Parco delle Egadi. Il segretario locale dell’associazione sindacale, Antonio Chirco,
ha perciò scritto al sindaco, Giulia Adamo, chiedendole di intervenire presso la Regione per l’istituzione di tale parco, in modo che la stessa non si opponga all’iniziativa capace di
favorire lo sviluppo dello Stagnone, che dovrebbe essere il fiore all’occhiello di tale «Parcodelle Egadi».
«Il nostro – scrive Antonio Chirco - è un territorio in crisi sotto tutti i profili, senza un’idea precisa e compatibile per lo sviluppo vero che possa trovare il consenso di quei cittadini
stufi di una classe politica che ha fatto il suo tempo. Attraverso una pianificazione locale, coordinata dall’ente gestore, si potrebbero redigere un piano per il parco e un piano di
sviluppo economico e sociale, così come stabilito dal comma 1 dell’art. 7 della legge 394/91, che richiama finanziamenti statali e regionali per interventi, impianti e opere previsti nel piano per il parco, con il restauro, tral’altro, dei centri storici».