Questo in sintesi quanto accaduto, durante le prime ore di ieri mattina, in Piazza Amabilina, cuore delle case popolari della città lilibetana. Sul posto, dopo le segnalazioni dei cittadini giunte al 112 e 113, è arrivata una volante del Commissariato di Marsala, che subito ha notato un crocchio di gente attorniare il ferito. Crimi con un’ambulanza è stato immediatamente trasportato presso il Pronto Soccorso del nosocomio marsalese, dove è stato ricoverato con una frattura alla mandibola ma non in pericolo di vita, in attesa del trasferimento a Palermo per le cure specialistiche del caso. Subito, allora, sono scattate le indagini su tutti i fronti assicurate dagli agenti della Polizia di Stato con l’ausilio dei militari dell’Arma dei Carabinieri della Compagnia di Marsala, intervenuti in supporto, e finalizzate a chiarire la dinamica dei fatti ed il movente del gesto. In poche ore Carabinieri e Poliziotti, grazie anche alla collaborazione di diversi testimoni che avevano assistito a quanto accaduto, sono riusciti ad individuare il responsabile ed a trarlo in arresto per tentato omicidio e detenzione illegale di arma clandestina. Sono, infatti, scattate le manette ai polsi per Dardo Gaspare, 56enne pluripregiudicato marsalese, sorvegliato speciale e prozio della vittima. Alla base dell’azione delittuosa una lite scaturita per futili motivi a seguito di un diverbio tra i due, già protagonisti in passato di altre contese anche animate. Crimi, dopo essere tornato verso le 3.30 da una serata trascorsa con gli amici, ha incrociato lo zio affacciato al balcone della propria abitazione e, senza un particolare motivo, è nato uno scontro verbale, caratterizzato da insulti reciproci, a cui è seguita una colluttazione. Nel corso della stessa, ad un certo punto, Dardo Gaspare, probabilmente offuscato dall’ira, ha estratto un revolver privo di matricola esplodendo, in rapida successione ed all’indirizzo del nipote, 4 colpi di arma da fuoco, di cui uno solo andava a segno, ferendolo alla mandibola. Una volta individuato dagli investigatori, il pregiudicato - messo sotto torchio - ha subito ammesso le proprie responsabilità, consegnando agli inquirenti l’arma utilizzata per compiere il delitto. Considerata la gravità dei fatti, quindi, una volta esperiti tutti gli accertamenti del caso, l’arrestato è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Marsala, in attesa della convalida dell’arresto.