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09/07/2012 09:12:10

Omicidio di Maria Anastasi, oggi in programma l'autopsia: Forse la donna è stata bruciata viva

 La Procura della Repubblica di Trapani ha affidato l'incarico a Livio Milone, dell'Istituto di medicina legale di Palermo.  La difesa ha nominato un proprio consulente, Giacoma La Rosa. 

Un omicidio brutale, che ha fatto inorridire l'Italia. Maria Anastasi era al nono mese di gravidanza, avrebbe dovuto partorire tra una decina di giorni. Secondo la Procura il marito prima l'ha massacrata a colpi di vanga, poi ha cosparso il corpo di benzina e gli ha dato fuoco. Ma secondo alcune ipotesi investigative pare che la donna, quando è stata bruciata, fosse ancora viva. Il che rende ancora più brutale, macabro, folle il gesto del marito. 

Oggi  Salvatore Savalli verrà sentito dal gip Cavasino, chiamato a decidere se convalidare il fermo ed emettere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, dove già Savalli si trova, come chiesto dalla Procura. Savalli è rappresentao dall’avvocato Giuseppe de Luca. Nell'unico verbale che ha firmato è scritto che non intende rispondere.. «Non era nelle condizioni di sopportare un interrogatorio », spiega il suo legale. Le indagini dunque proseguono per delineare con esattezza quello che è successo dal pomeriggio del 5 luglio sino a notte, ma anche per trovare la vanga usata per uccidere, gli abiti di Savalli e il telefonino della moglie. Il Comune di Trapani si farà carico delle spese dei funerali di Maria Anastasi.

A coordinare le indagini ci sono i pm Sara Morri e Andrea Tarondo. Punto certo per pm e investigatori è che Salvatore Savalli avrebbe premeditato il delitto. Avrebbe anche pensato di fare sparire quel corpo martoriato, non riuscendoci. Decisiva la testimonianza resa dall’amante dell’uomo, Giovanna P:, presente sulla scena del delitto, sentita come persona informata dei fatti e dunque non indagata. L’uomo aveva presentato alla sua famiglia quella donna come una persona da aiutare, spiegando che aveva avuto una relazione interrotta con il fratello. Ma a casa tutti avevano capito che era la sua amante.Ci sono poi i racconti di altri familiari, come il figlio di Salvatore e Maria, il quale ha riferito di avere visto il padre uscire nel pomeriggio di mercoledì portando con sé un bidone di benzina. 

Sentito da pm e carabinieri già nella notte in cui denunciò la scomparsa della moglie, perché costretto dalla figlia, Salvatore Savalli ha dato versioni sempre diverse su quello che è successo.