"L'Amministrazione continuerà a stare accanto alla famiglia, soprattutto ai giovanissimi figli della vittima, attraverso ogni forma di sostegno, economico ove sussistano i requisiti, e sociale ed i nostri uffici si sono già attivati in questo senso". "Il Comune di Trapani - sottolinea Damiano - ha istituito da qualche anno, su iniziativa della Commissione Pari Opportunità uno sportello antiviolenza assieme al Tribunale di Trapani ed a numerose associazioni di volontariato, che è gestito da professionisti. E' un punto di riferimento per chi subisce, spesso tra le mura domestiche, violenze e soprusi di vario genere. Rivolgersi allo Sportello antiviolenza, con tutte le tutele e le garanzie previste, potrebbe servire per mettere le istituzioni nelle condizioni di poter intervenire in tempo e preventivamente dinanzi a situazioni di grave disagio, che possono sfociare in fatti di tale drammaticità".
13,40 - Almeno duecento persone hanno partecipato stamani, nella chiesa della Madonna, ai funerali di Maria Anastasi.
Anche il procuratore di Trapani Marcello Viola, oltre a carabinieri impegnati nelle indagini, sono andati ad esprimere le condoglianze ai familiari della vittima. Durante l'omelia, padre Nicolò Stellino ha ricordato che "la famiglia di oggi è oggetto di grande violenza ed è indifesa. La chiesa diventa rifugio e luogo di sicurezza. Se avessi saputo sarei intervenuto prima".
11,30 - L’amministratore Apostolico della Diocesi, l’arcivescovo Alessandro Plotti questa mattina ha fatto arrivare al parroco del Santuario della Madonna di Trapani Padre Gino Giovannelli un breve messaggio per i familiari di Maria Anastasi di cui oggi si celebrano i funerali.Ecco il testo:
Desidero rendermi presente con queste poche parole, ma cariche di pietà, di commozione e di amicizia, alle esequie di Maria Anastasi, così brutalmente e ferocemente uccisa da chi ha perso ogni dignità umana in un degrado morale abissale.
Sono vicino con la preghiera e con una particolare Benedizione alla famiglia della vittima, dei suoi figli, convinti che in questa inimmaginabile tragedia, si deve trovare conforto nella fede e nella condivisione più fraterna di tante persone buone e costruttive.
Vorrei abbracciare questi figli, stringendoli forte in un rapporto d’amore cristiano, che sgorga dal Cristo, anch’Egli ucciso dalla malvagità e dall’odio.
Ma dobbiamo pregare anche per chi si è reso responsabile di questa efferatezza, perché si converta e chieda umilmente perdono a Dio; solo Lui può accettare un ravvedimento di chi così malvagiamente ha tolto la vita ad una donna che stava per diventare ancora una volta madre.
Siamo davanti ad un mistero di odio, di livore, di negazione dei più elementari e inalienabili diritti legati alla vita, al rispetto e alla sacralità della dignità umana.
Purtroppo siamo davanti ad un evento drammatico e ad una plateale violazione di ogni scintilla di umanità, dove ancora una volta è una donna a pagare una cultura maschilista violenta e criminosa.
E qui sentiamoci tutti colpevoli nel non saper contrastare questa cultura e nel non avere quel coraggio capace di detestare e combattere la battaglia in favore della donna e della sua dignità.
09,00 - Si terranno questa mattina i funerali di Maria Anastasi, la donna di 39 anni, uccisa con 8 colpi di zappa, il cui corpo parzialmente bruciato è stato trovato giovedì scorso nelle campagne tra Trapani ed Erice.
La donna, madre di tre figli minorenni, era incinta al nono mese. Per il suo efferato omicidio dapprima è stato accusato il marito, Salvatore Savalli, che ha poi tirato in ballo la sua amante, Giovanna Purpura (a sua volta madre di due figli). Entrambi sono rinchiusi al carcere San Giuliano di Trapani. Savalli, dapprima in isolamento, è stato trasferito nella sezione "protetti", dove vengono ospitati tutti i reclusi "invisi" al resto della popolazione carceraria (perchè si macchiano di reati quali la pedofilia, o le violenze in famiglia).
Dalla Procura di Trapani fanno sapere che l'indagine ormai può considerarsi chiusa. Secondo i Pm i due, accusati di concorso in omicidio premeditato con l'aggravnte della crudeltà, "consideravano la vittima un peso".
Per il Procuratore di Trapani, Marcello Viola, anche la donna è coinvolta nel delitto: "Pesano contro di lei - ha dichiarato - la sua presenza sul luogo dell'omicidio e il fatto che anche le sue versioni dell'accaduto, come già per Savalli, presentano diverse lacune e contraddizioni".
I due diabolici amanti di Trapani che avrebbero premeditato il crimine acquistando l’arnese qualche giorno prima e procurandosi in tempo una tanica di dieci litri.
Un particolare emerge dalla vita dei due coniugi. Savalli e Anastasi tre anni avevano avviato le pratiche per la separazione. Solo che all'ultimo momento era stata la donna, forse perchè legata ancora al padre dei suoi tre figli, a non voler procedere con la separazione. Ma le angherie e le violenze negli anni erano continuate, tant'è che nell'ultimo periodo la donna aveva dovuto subire la presenza in casa dell'amante di suo marito, Giovanna Purpura, appunto, che coabitava con loro.Una convivenza ambigua e impossibile, con la povera Anastasi che avrebbe subito a lungo l’umiliazione di dovere perfino cucinare la sera per gli amanti sotto minaccia di botte e ritorsioni economiche.
Poco tempo fa Maria ha imposto che la storia doveva finire lì. E si è arrivati al giorno del chiarimento. Quando lui, Savalli, le ha fatte salire in macchina perché potessero parlare. Qui è cominciato il calvario di Maria Anastasi, col suo pancione seduta accanto al posto guida, fino alla strada sterrata
di contrada Zafarana, direzione Erice.
Intanto stamattina, nella chiesa della Madonna, con inizio alle ore 10, si terranno i funerail di Maria Anastasi. L'Amministrazione Comunale, tramite il Sindaco Damiano, si era impegnata a sostenere tutte le spese del funerale, ma la ditta "D'Angelo", che curerà le esequie ha già fatto sapere che effettuerà il servizio "pro bono".