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18/07/2012 04:40:57

Omicidio Anastasi, Giovanna Purpura continua a negare di essere complice di Savalli

E' stata lei, infatti, ad accusare per prima Savalli ("E' sceso con sua moglie dalla macchina, è andato a discutere in mezzo ai campi, e poi è tornato solo"), mentre Savalli, rispondendo alle domande del Gip Cavasino, ha fornito un'altra versione, e cio è che è stata Giovanna Purpura ad uccidere la donna, e lui ha assistito impotente alla cosa. Gli inquirenti sostengono invece una terza verità, e cioè che l'omicidio è stato premeditato: i due convivevano con la moglie di Savalli (o meglio, Savalli si era portato a casa l'amante, che altro non era che l'ex compagna del fratello...), e avevano deciso di sbarazzarsi di quella donna che per loro "era diventata un ostacolo". Ecco quindi il piano diabolico, nella sua semplice crudeltà: l'acquisto di una zappa qualche giorno prima con la scusa di dover effettuare dei lavori in terrazzo, l'invito per una passeggiata in auto, tutti e tre, per chiarire una volta e per sempre i troppi dissapori nati da quella insostenibile convivenza ("Costringevano mia madre con le minacce a cucinare per loro" racconterà poi uno dei figli della vittima), e l'omicidio a sangue freddo nelle campagne tra Trapani ed Erice. Sulla base delle dichiarazioni di Savalli e dei riscontri, il Procuratore Marcello Viola ha deciso per il fermo della donna - rinchiusa al carcere di San Giuliano - e ha, di fatto, chiuso le indagini. Ma Giovanna Purpura, sentita lunedì dal giudice per le indagini preliminari Antonio Cavasino, Giovanna Purpura ha confermato la versione fornita nei precedenti interrogatori. Anche l’amante, Salvatore Savalli, ha ribadito quanto detto, nei giorni scorsi ai sostituti procuratore Andrea Tarondo e Sara Morri. La Procura della Repubblica di Trapani ha deciso di contestare a entrambi l’aggravante di avere determinato la morte del feto. Maria Anastasi, ripetutamente colpita al capo con un oggetto contundente e poi data alle fiamme, era al nono mese di gravidanza e prossima al parto. 
Salvatore Savalli ha inizialmente sostenuto che la moglie era stata rapita. Ha anche accusato del sequestro l’ex fidanzato della figlia. Poi ha provato a sostenere che la moglie intratteneva una relazione extraconiugale addossando implicitamente ogni responsabilità sul fantomatico amante. Infine ha puntato il dito contro Giovanna Purpura. Sarebbe stata lei a colpire la moglie e dare il suo corpo alle fiamme. Lui avrebbe anche tentato di fermarla. Giovanna Purpura invece ha accusato Salvatore Savalli di essere l’unico responsabile del delitto. 
Un racconto che non ha convinto però i magistrati. I suoi difensori, gli avvocati Michele Renda ed Elisa Demma, si sono rivolti, nei giorni scorsi, al Tribunale del Riesame. Chiedono l’immediato annullamento dell’ordine di custodia cautelare emesso nei confronti della donna.

Intanto, è certo che i genitori di Maria Anastasi chiederanno l’affidamento dei nipoti. Nei prossimi giorni una formale richiesta al Tribunale per i minorenni. Dal momento dell’arresto del genero, Salvatore Savalli, accusato insieme con l’amante, Giovanna Purpura, di avere ucciso la moglie, sono stati loro ad occuparsi dei tre ragazzi.