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19/07/2012 18:16:49

Trapani, arrestato un uomo per stalking. Perseguitava moglie e figlia

L’uomo è noto da tempo alle cronache locali per essersi lo scorso febbraio barricato in casa, minacciando di fare esplodere il palazzo a mezzo della bombola del gas, a causa dell’intervento di personale sanitario presso la sua abitazione per l’applicazione di un Trattamento sanitario obbligatorio.

Il SANTEODORO si è reso responsabile, senza soluzione di continuità temporale per circa un anno, di “stalking” nei confronti della giovane figlia di anni 30, responsabile - a suo dire - di avere portato via dalla casa coniugale la madre nonché moglie dell’uomo, di anni 56, persona incapace di intendere e di volere e minorata.

Infatti, dal luglio del 2011, la moglie dell’uomo, ormai stanca di subire per tutti gli anni di convivenza coniugale i reiterati maltrattamenti fisici e verbali da parte del SANTEODORO, e non riuscendo più a reggere il peso dei continui litigi con lo stesso, decideva di abbandonare il domicilio domestico, trovando conforto e rifugio dalla figlia, unica dei cinque figli che ha mantenuto i rapporti con i propri genitori, dopo le dolorose vicissitudini familiari che nel 1998 videro il SANTEODORO Alessandro riconosciuto colpevole di violenza carnale aggravata nei confronti di una figlia.

Le condotte persecutorie del SANTEODORO, da allora, si sono concretizzate in molteplici e reiterate condotte di minaccia e molestia nei confronti della moglie e della figlia: numerosissime chiamate telefoniche a tutte le ore del giorno e della notte, continue presenze sotto l’abitazione della figlia, ove iniziava ad inveire contro di lei e la madre gridando e proferendo per strada all’indirizzo delle due donne “ora ti faccio vedere io…non sei nessuno…ti denuncio…ti faccio arrestare”, frequenti inseguimenti nei confronti di quest’ultima, anche impugnando un coltello a lama piatta e rincorrendo la figlia le diceva “che fai, scappi? hai paura?”, aggiungendo, allorquando non riusciva a mettersi in contatto con la moglie che rifiutava di dialogare con lui, gridando che si sarebbe ucciso, tagliandosi la gola e che l’avrebbe fatta pagare alla figlia.

La figlia, a seguito delle condotte ossessive poste in essere dal padre si determinava a formalizzare, a partire dal settembre del 2011, delle denunce presso la Stazione CC di Trapani, muovendo pesanti accuse nei confronti del padre.

Tali condotte vessatorie avevano cagionato nei riguardi della figlia e della moglie un perdurante e grave stato d’ansia e di paura, di turbamento alle ordinarie abitudini di vita, ingenerando nelle stesse il timore per le proprie incolumità e costringendole ad alterare le proprie abitudini di vita per cercare di sfuggire alle condotte aggressive dell’uomo; inoltre le stesse avevano iniziato ad assumere tranquillanti ed ansiolitici, a causa dello stato di depressione nel quale le stesse versavano.

Numerosi gli interventi delle Forze dell’Ordine, a seguito delle richieste di aiuto avanzate dalla giovane, che spesso, assieme alla madre, si imbatteva nell’uomo “appostato” sotto il portone della loro casa.

Lo stato di abbandono in cui il SANTEODORO versava e l’immagine fortemente compromessa che forniva di sé, specialmente in seguito all’abbandono della moglie, lo aveva portato a manifestare la propria irrequietudine, molestando e disturbando continuamente, anche durante la notte, gli altri condomini i quali avevano presentato diversi esposti contro di lui, lamentando la perdita della propria tranquillità, poiché con urla e grida, lanciava imprecazioni ad ogni ora del giorno e, bussando alle loro porte, chiedeva anche cibo e denaro. Per tali ragioni l’uomo veniva sottoposto a T.S.O. per problemi di natura psichiatrica, venendo descritto come un soggetto aggressivo e con manie persecutorie.

La condotta del SANTEODORO Alessandro, soggetto proclive a porre in essere condotte antigiuridiche tali da esprimere la sua inclinazione a compiere crimini contro la persona, in particolare contro tutte quelle persone che, sia perché legate a lui affettivamente sia perché fortuitamente venute a contatto con lui (come ad esempio i condomini di via Sant’Eligio n. 11), entravano nel proprio “raggio di azione” risulta sintomatica di una concreta ed attuale pericolosità sociale.

L’attività investigativa condotta da personale della Stazione CC di Trapani, specializzato nei reati contro le donne e i minori, coordinata e condivisa dai Sostituti Procuratori Dott.ssa Cristiana MACCHIUSI e Dott.ssa Anna TRINCHILLO - che guidano il settore a tutela della “Fasce Deboli” all’interno della Procura di Trapani in stretta sinergia con l’Arma dei Carabinieri - ha portato all’emissione della misura cautelare nei confronti del SANTEODORO, che ieri mattina è stato raggiunto ed arrestato presso la propria abitazione, in cui viveva in uno stato di enorme disagio e condizioni igienico-sanitarie fortemente precarie assieme a due cani.
L’uomo è stato associato presso la casa circondariale “San Giuliano” di Trapani a disposizione dell’A.G. inquirente.

Questa triste vicenda si è conclusa positivamente anche per i due cani -rispettivamente di razza Collie e Yorkshire - che vivevano con il SANTEODORO, e che da ieri sono stati affidati al personale del Canile Comunale di Trapani.