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14/09/2012 11:45:06

Ridusse in fin di vita un connazionale. Tunisino arrestato dai carabinieri di Marsala

 un cittadino tunisino F.H. 67 enne, da anni residente in Italia con regolare permesso di soggiorno e che lavora duramente a Santo Padre, era riverso sul ciglio della strada, tramortito e letteralmente coperto di sangue; subito chiamava il 112 e veniva inviata sul posto una pattuglia dei carabinieri. Oltre al ferito riverso in strada, nel frattempo trasportato all’ospedale di Marsala da personale del 118, era presente un altro suo connazionale, L.D. 42 enne con regolare permesso di soggiorno, meno grave che riusciva a descrivere ai militari quello che era successo: i due amici, mentre dormivano in casa, erano stati tramortiti con pietre e bastoni da dei connazionali e rapinati di tutti i loro averi, denaro contante e documenti. Dopo tanta efferatezza, i malviventi si dileguavano con un magro bottino: 450 euro e circa 1000 euro in cose mobili ed oggetti che F.H. avrebbe portato in dono alla sua famiglia in Tunisia, che avrebbe raggiunto l’indomani successivo in nave.
Subito le condizioni del F.H risultavano disperate, soprattutto per una grave ferita all’occhio destro, tanto da essere trasportato d’urgenza presso l’ospedale civico di Palermo, con il pericolo ancora oggi non scongiurato di perdere un occhio.
A questo punto, iniziava un’attenta ed incessante attività di indagine dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione Carabinieri di Petrosino, con l’intervento della Squadra Rilievi del Comando Provinciale di Trapani.
Le risultanze investigative hanno portato ai primi risultati di rilievo: il 10 settembre scorso, alle ore 10.00 circa, in pieno centro a Marsala, in Piazza del Popolo, uno degli aggressori veniva individuato dai militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Marsala e riconosciuto per una vistosa cicatrice sul volto dalla vittima, che era stata invitata dagli investigatori per essere risentita in merito ai fatti accaduti nella fatidica notte. Subito i carabinieri in borghese, che avevano circoscritto l’area per impedire la fuga del sospettato, bloccavano Slasi Nebil, 26 enne clandestino, con vari precedenti per rapina ed altri reati contro il patrimonio, che veniva condotto in Via Mazara presso la sede del Comando dell’Arma, al fine di procedere alla sua completa identificazione, perché privo di documenti di identità e senza permesso di soggiorno.
La stessa Autorità Giudiziaria, dopo aver presenziato alla testimonianza della vittima, confermava pienamente, quindi, l’operato dei Carabinieri, emettendo un decreto di fermo di indiziato di delitto, poiché ritenuto uno dei presunti autori della rapina, a carico dello Slasi, che, espletate tutte le relative formalità di rito, veniva associato alla locale Casa circondariale.
Nella giornata di oggi, anche il G.I.P. di Marsala, avallando ulteriormente e confermando integralmente il quadro accusatorio e gli elementi di prova raccolti e ricostruiti dai Carabinieri e dal magistrato inquirente, ha convalidato il fermo, disponendo l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere.