Achim Virgil Danut, cittadino rumeno, agricoltore di 22 anni, approfittando della conoscenza con la vittima, l’ha invitata presso la sua abitazione. In quella casa, oltre ad Achim, vi era sua moglie Maria Pamela Serpe (22 anni) ed un altro amico connazionale Nicolai Grancea Razuan (22 anni), agricoltore dimorante a Santa Ninfa.
Nel corso della nottata i tre rumeni, secondo le prime indagini, in preda ai fumi dell’alcool hanno rinchiuso l’anziano all’interno di una delle stanze da letto e lo hanno malmenato con brutale violenza, sferrandogli calci e pugni. Gli hanno, quindi, provocato una serie di ferite su tutto il corpo, minacciandolo con una scimitarra di tipo artigianale e con due coltelli a serramanico. Dopo averlo ridotto in fin di vita, poi, lo hanno accompagnato a casa, servendosi dell’autovettura dello stesso, sottraendogli una somma di denaro contante pari a circa 1.000 euro. nonchè una moto-sega a scoppio.
Quando alle prime luci dell’alba sono stati svegliati, i carabinieri della Stazione Carabinieri di Partanna che intanto erano risaliti alla loro identità, li hanno trovati tranquillamente addormentati. All’interno dell’abitazione i militari hanno rinvenuto un’ingente quantità di sangue riversa sul pavimento di una camera da letto, ed il lenzuolo del letto completamente intriso di sangue, la scimitarra affilata di tipo artigianale, 2 coltelli a serramanico, e la refurtiva sottratta alla vittima.
Dopo gli accertamenti, i carabinieri di Partanna hanno proceduto all’arresto dei tre rumeni, rinchiudendoli al carcere di Marsala, e la donna, invece, presso la propria abitazione in regime di detenzione domiciliare.
La posizione degli arrestati è tuttora al vaglio della competente Autorità Giudiziaria di Marsala per la relativa convalida. Sono accusati di tentato omicidio, rapina aggravata e lesioni personali in concorso.