La giunta regionale, infatti, non ha ancora reso noto ufficialmente i tetti di spesa svincolati a seguito dell'accordo con lo Stato sul parziale superamento dei vincoli per il patto di stabilita', ma gia' tre giorni fa l'assessore regionale all'Economia, Gaetano Armao, aveva dichiarato che per gli Enti locali sarebbero stati disponibili solo 68 milioni di euro a fronte di un fabbisogno pari a circa 250 milioni utile a saldare le prime due trimestralita' e la terza.
"Persino per le risorse sbloccate - spiegano Fp Cgil, Cisl Fp, e Uil Fpl - ancorche' insufficienti, non vi e' ancora alcuna certezza che possano essere a breve trasferite nelle casse dei Comuni per dare una prima boccata d'ossigeno che consenta i pagamenti delle spettanze". Per questi motivi, i sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione generale dei lavoratori del Comparto autonomie locali e invitano Anci e Urps, insieme a tutti i sindaci coinvolti, ad aderire alle "iniziative eclatanti che verranno promosse nelle prossime ore".