"Questa Regione si riprenderà, ma per fare questo i siciliani devono trovare il coraggio, la forza e l'impegno come sta facendo in questo momento Franco Battiato il quale sta mettendo tutto l'amore che ha per la sua terra". Lo ha affermato il neo governatore eletto Rosario Crocetta, annunciando la nomina a assessore alla Cultura dell'artista catanese.
10,15 - Impazza il toto - assessori per la Giunta Crocetta. In quota Pd, Cracolici e Lumia si contendono un posto, mentre oggi scioglierà la riserva Franco Battiato.
C’è posto per uno solo dei due ex diessini e il rebus rende complicata la formazione dell’esecutivo da parte del neo presidente della Regione. Beppe Lumia, parlamentare dal 1994, non disdegnerebbe il posto da assessore, anche perché una deroga per ricandidarsi alle Politiche non sarebbe alle viste. E sarebbe un piacere, per Crocetta, lavorare al fianco dell’ex presidente della commissione Antimafia, cui è legato da solida amicizia. Perché questa operazione si compia,
Cracolici dovrebbe essere cooptato su una postazione di prestigio come la presidenza dell’Ars. Ma l’Udc non accetta che il Pd, che ha già la poltrona di governatore, prenda anche quella di Palazzo dei Normanni: il segretario siciliano dei casiniani, Gianpiero D’Alia, aveva offerto questa postazione all’opposizione: il grillino Cancelleri ha rifiutato, Nello Musumeci non si è mai espresso. E D’Alia, una carta per la presidenza, è pronta a calarla sul tavolo: quella del “fedelissimo”
Giovanni Ardizzone, nell’ultima legislatura deputato questore.
Almeno quattro nomi li sceglierà direttamente il governatore. Uno è quello di Lucia Borsellino, designata assessore alla Salute. E c’è attesa per la conferenza
stampa di Franco Battiato, stamattina a Catania, nella quale l’artista farà sapere se accetta l’incarico di assessore ai Beni culturali che gli è stato offerto. Crocetta è ottimista: «Attendiamo che Battiato sciolga la riserva. Lui può permettersi di non avere lo stipendio. La cosa è quasi ufficiale», ha detto il governatore ai microfoni di Rtl 102.5. «Sarà bello assistere in diretta — prosegue — a un presidente della Regione che convince uno dei più grandi artisti italiani e un fine intellettuale ad impegnarsi. Lui tra l’altro ha sempre fatto dell’impegno civile ». In realtà, Battiato preferirebbe un incarico da consulente, limitato a singoli progetti. Crocetta insiste perché sia assessore. Ha declinato l’invito a far parte della giunta Mariella Fedele, moglie del procuratore nazionale antimafia Piero Grasso. E Alfredo Galasso ha
fatto sapere che darà il suo contributo come consulente.
Poi il nodo dei politici. Il partito democratico dovrebbe avere quattro o cinque assessori: viene dato per molto probabile Luigi Cocilovo, Francantonio Genovese dovrebbe indicare un docente universitario messinese, quindi — come detto — uno fra Lumia e Cracolici. Altra spina riguarda l’area Crisafulli che, su indicazione
della segreteria nazionale, si era fatta carico — nel listino di Crocetta — del nome di Mariella Maggio ma che ora vorrebbe indicare un altro candidato
per il ruolo di assessore: lo stesso Crisafulli o Franco Piro. Tra gli outsider Pino Apprendi e Manlio Mele. L’Udc avrebbe due o tre assessori: Lino Leanza, Giovanni Ardizzone e Andrea Piraino in pole position. Ambizioni ci sono anche in casa Psi e Api e un posto in giunta dovrebbe andare al movimento Territorio, che potrebbe designare l’ex sindaco di Ragusa Nello Dipasquale. C’è anche l’impegno preso da Crocetta: metterò sei donne nella mia giunta.
09,30 - Impegni di spesa, incarichi, e contributi. Gli ultimi giorni di Raffaele Lombardo a Palazzo d'Orleans, sembrano una corsa all'ultima decisione e all'ultimo incarico.
Questa anche l'impressione del nuovo presidente della Regione siciliana che si insediera' mercoledi'. Cosi' Rosario Crocetta scrive al suo predecessore, dicendosi pronto ad annullare "in autotutela" i provvedimenti dell'ultim'ora. Cordiale nei toni, la lettera nei contenuti ha l'aspetto di una vera e propria diffida. "Illustre presidente - esordisce Crocetta - leggo che ancora oggi vengono firmate dalla giunta e dai suoi assessori provvedimenti relativi a impegni spesa, incarichi, e contributi. A parte i criteri di legittimita' che, sono sicuro gli uffici avranno valutato attentamente, essendo noto che nel periodo precedente e successivo alle elezioni non e' possibile per legge dare alcun contributo; ritengo che al di la' della proclamazione formale non vorrei trovarmi di fronte a molti provvedimenti da dover annullare in autotutela". La situazione della finanza regionale, aggiunge, "meriterebbero sicuramente un'attenzione maggiore rispetto a impegni spesa che potrebbero sembrare opportuni all'attuale giunta, ma probabilmente non in linea con i miei indirizzi di rigore e spending review. Le saro' grato se evitera' di farmi trovare in situazioni che potrebbero crearmi imbarazzo".
"Assicuro piena e incondizionata collaborazione a Crocetta. Potra' chiamarmi per qualunque necessita' di chiarimento o per qualunque circostanza che dovesse essere utile al bene della Sicilia". Lo scrive sul suo blog Raffaele Lombardo, aggiungendo: "Nel corso dell'ultima giunta abbiamo soltanto disposto il blocco della cassa, a partire dal 28 sera. Non ho fatto alcuna nomina se non per quanto riguarda il commissario della Provincia di Catania, la provincia nella quale non solo risiedo, ma che ho presieduto prima dell'esperienza da presidente della Regione".
"Ho nominato un funzionario di grande competenza ed imparzialita', ex segretario comunale del Comune di Bronte ed attuale direttore generale del comune di Taormina - spiega l'ex governatore siciliano -. Se serve, rassicuro Crocetta che al di la' di quanti rientrano nel cosi' detto 'blocca nomine' chiedero' di fare posto a chiunque sia stato nominato. Sono certo che Crocetta, non appena avra' la possibilita' di rendersene conto, mi dara' atto del fatto che i 'nominati' sono il 10% circa di quanti erano nominati prima che io fossi eletto presidente della Regione (non ho ridotto le nomine del 10%, ho ridotto le nomine fino al 10% circa di quanto sarebbe stato possibile ed e' stato per i miei predecessori)".
"Vedro' Crocetta prima o poi - conclude Lombardo -. Non potro' esserci mercoledi' prossimo a causa di altro impegno a Roma. Tra l'altro, intendo consegnare al nuovo presidente della Regione in carica l'orologio d'oro e diamanti ricevuto come dono personale del sultano dell'Oman, l'unico regalo veramente prezioso che ho ricevuto in questi anni e che custodito con molta cura".
CIMINO. ''Astensionismo e sprechi,due termini antitetici se riferiti agli interessi dei siciliani, eppure piu' della meta' degli elettori non ha esercitato il diritto-dovere del voto ed il responso delle urne, cosi' come tratteggiato ai microfoni di Radio Vaticano dall'arcivescovo di Palermo cardinale Paolo Romeo, evidenzia una profonda frattura fra politica e cittadino''. Lo afferma il rieletto deputato regionale di Grande Sud, Michele Cimino.
''Ora, mentre la Sicilia effettua una sterzata a sinistra per la prima volta dal secondo dopoguerra - aggiunge - tocca ai noi deputati eletti e soprattutto al neo governatore comporre la spaccatura, eliminare le disfunzioni, ridurre gli sprechi e fare proprio l'appello del cardinale Romeo: 'Impegnarsi all'insegna di una credibile responsabilita'''
CANTIERE POPOLARE. Cantiere Popolare svolgera' all'Assemblea regionale siciliana "un'opposizione autonoma, responsabile e non pregiudiziale, ben sapendo che la gravissima situazione in cui versa l'Isola richiede il contributo di tutti e che all'opposizione spetta un ruolo imprescindibile". E' quanto e' stato deciso durante la direzione del partito, tenutasi oggi a Palermo per analizzare il risultato del voto alle elezioni regionali e per individuare le prospettive dell'azione politica, alla luce delle repentine trasformazioni in atto nello scenario politico nazionale.
"Cantiere popolare, consapevole del buon risultato conseguito e che ha portato alla elezione di 5 deputati all'Ars - si legge in una nota del partito - intende proseguire nel percorso intrapreso, forte di un radicamento territoriale, che e' garanzia di contatto continuo con le istanze che provengono dalle comunita'".
Per il coordinatore nazionale Saverio Romano "e' importante in questo momento di assestamento delle alleanze politiche, far riferimento alla centralita' di un messaggio che sia fatto di contenuti e di cose da fare, nella convinzione che sia indispensabile dare risposte a una crescente disaffezione nei confronti di certa politica, oltre che per togliere argomenti a un voto di protesta che ha caratterizzato fortemente il voto regionale. Cantiere popolare - conclude Romano - ribadisce il suo riferimento ideale al popolarismo, rafforzando la necessita' di un dialogo e di una interlocuzione con le forze politiche disponibili a condividerne le ragioni".