Che si tinge sempre più di rosa, e incassa un nuovo nome importante. Con lo scienziato Antonino Zichichi entrano nel governo regionale anche la studentessa universitaria Nelli Scilabra, l'ex dirigente della Cgil di Agrigento Mariella Lo Bello e Francesca Basilico D'Amelio, esperta del Ministero dello Sviluppo economico.
LE DELEGHE - Il presidente siciliano ha annunciato le nomine nel pomeriggio a Palazzo d'Orleans. Lo scienziato siciliano avrà la delega ai Beni culturali, Scilabra si occuperà di Formazione. Lo Bello avrà la delega al Territorio e all'ambiente, Basilico D'Amelio seguirà l'Economia.
LA STUDENTESSA - Alla ventinovenne Scilabra toccherà dunque governare un settore complesso, definito da più parti una polveriera. «L'ho conosciuta in questi anni al parlamento Europeo», ha detto Crocetta, «quando con i suoi colleghi di università venne a Bruxelles con delle magliette che dicevano No Mafia». Scilabra è stata eletta al Senato accademico di Palermo come rappresentate degli studenti, votata con tremila preferenze, fa parte della direzione regionale dei Giovani democratici e fa politica da quando aveva 14 anni. «Stamane ho pensato a questa Formazione lottizzata», ha aggiunto il neo presidente, «e ai ragazzi che protestano, e avevo detto che bisognava pensare a un assessorato ai giovani. Così abbiamo deciso di aprire il palazzo ai giovani». «So cosa vuol dire essere giovani in questo momento. Il mio incarico è una occasione di riscatto per i giovani che vanno via dalla Sicilia, il mio sarà un assessorato che li farà restare, quegli stessi giovani che per troppo tempo hanno avuto la bocca tappata», ha detto il neo assessore regionale alla Formazione.
GLI ALTRI ASSESSORI - Nella giunta Crocetta sono già entrati il cantautore Franco Battiato, con la delega a Turismo e Spettacolo, il pm Niccolò Marino, neo assessore all'Energia, Lucia Borsellino, figlia del magistrato ucciso dalla mafia, con delega alla Sanità e la funzionaria di Confindustria Linda Vancheri, addetta allo Sviluppo Economico. Crocetta ha annunciato che entro sabato la sua squadra sarà al completo mentre la prima seduta dell'Assemblea siciliana si terrà il prossimo 4 dicembre.
13,25 - ''Sono orgoglioso del fatto che un altro grande figlio della Sicilia, un genio della scienza e della conoscenza, venga chiamato per tornare nella sua terra - aggiunge Crocetta - e ridisegnare un nuovo percorso per il rilancio e l'orgoglio della Sicilia. Voglio fare in modo che la sua grande esperienza e la sua capacità vengano messi a disposizione del progetto di valorizzazione dei Beni culturali della Sicilia''.
Della Giunta di Rosario Crocetta fanno già parte il cantautore catanese Franco Battiato, la figlia del giudice Paolo Borsellino, Lucia, il pm antimafia Nicolò Marino e Linda Vancheri, funzionaria di Confindustria. Non mancano, però, i malumori all'interno del Pd e dell'Udc, i partiti che hanno sostenuto Crocetta durante la campagna elettorale, che vogliono esprimere nomi vicini a loro. Ma proprio ieri Crocetta ha annunciato di non volere più andare agli appuntamenti con i partiti ma di aspettare che gli stessi partiti gli indichino la rosa dei nomi che ''devono essere di alto profilo e non di deputati''.
Crocetta ha annunciato che nominerà la Giunta al completo lunedì prossimo.
13,00 - Oggi in conferenza stampa alle 16 e 30 Rosario Crocetta, presidente della Regione Siciiana, presenterà altri due assessori.
Un nome è clamoroso, quello dello "scienziato" per antonomasia, il professore Antonino Zichichi. " Si trova a Ginevra - ha detto Crocetta - ma oggi lo sentirò telefonicamente, per affidargli l'incarico di assessore ai Beni culturali". "L'incarico a Zichichi - ha aggiunto - ha l'obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale della Sicilia, grazie all'apporto di uno studioso di fama internazionale. Una scelta che conferma la mia intenzione di varare una giunta di alto profilo svincolato dalle logiche e dai veti dei partiti". 83 anni, trapanese, Zichichi è un fisico, presidente tra l'altro del Centro Ettore Majorana di Erice.
09,00 - "Le accuse nei miei confronti? Tutte invenzioni. Celona l’ho conosciuto solo nel 2002, casualmente, e lo invitai io a collaborare con la giustizia.
Nessun altro rapporto: no, non siamo mai stati amanti». Così Rosario Crocetta risponde alle accuse di Panorama sulle sue «relazioni pericolose con uomini di mafia»: il settimanale racconta di pranzi, matrimoni e competizioni elettorali accanto ad esponenti di Cosa nostra.
«Le relazioni pericolose dell’antimafioso Crocetta», recita il titolo. La sintesi di un’inchiesta lunga quattro pagine che il settimanale Panorama dedica al neo presidente della Regione. Un servizio che, partendo da testimonianze video reperibili anche sul web e rapporti di polizia già oggetto di attacchi all’esponente del Pd in campagna elettorale, approfondisce i contatti fra il governatore gelese e uomini di Cosa nostra.
Il punto di partenza è l’informativa dell’ex vicequestore Antonio Malafarina, oggi deputato della lista Crocetta, che nel marzo 2003 scriveva così: «Va rilevato che la campagna elettorale di Rosario Crocetta (alle Comunali dell’anno prima, ndr) sarebbe stata in parte condotta da Celona Emanuele, oggi collaborante di Cosa nostra, appartenente alla cosca mafiosa degli Emmanuello, più volte notato in compagnia del Crocetta, che frequentava la libreria del Celona, il quale avrebbe reso dichiarazioni in merito a questo supporto elettorale».
Sui rapporti fra Celona e Crocetta Panorama riporta anche la testimonianza di Saverio Di Blasi, oggi presidente di Italia Nostra a Gela e nel 1998 responsabile
dei Verdi. Di Blasi racconta che quell’anno candidò l’attuale presidente della Regione al consiglio comunale gelese e narra di «un’amicizia strettissima» fra lui e il mafioso. strettissima» fra lui e il mafioso.
Il presidente dal canto suo ricorda di essere «un caso unico»: «Da sindaco di Gela ed eurodeputato non ho mai avuto un avviso di garanzia. Io la mafia l’ho combattuta favorendo oltre 800 arresti». Ed anche il pentito Emanuele Celona smentisce le ricostruzioni: “Io e Crocetta amanti? Sono tutte minchiate. Non ho mai cercato voti per lui”.
BATTIATO. «Franco Battiato è confermato assessore al Turismo. Ve l’avevo detto, sono riuscito a convincerlo e a fugare le sue perplessità e i suoi dubbi. La storia dell’Ufficio speciale dedicato a lui al posto del ruolo di assessore era soltanto un progetto alternativo messo in piedi da dirigenti che non hanno più la mia fiducia», dichiara il governatore.
Crocetta ha rassicurato Battiato sul ruolo che avrà come assessore: «Avrà ampia autonomia e le decisioni più importanti che riguarderanno il suo assessorato saranno prese collegialmente dalla giunta, in modo tale da non dover per forza avere necessità della sua presenza nelle riunioni di governo. Per quanto riguarda la macchina amministrativa, sarà affiancato da dirigenti affidabili".
LA GIUNTA. In pole per il ruolo di dirigente generale c’è adesso Alessandro Rais, attualmente capo di gabinetto che potrebbe però essere chiamato ad un incarico di primo piano all’interno del dipartimento.
Crocetta rimane alle prese con i partiti per completare il resto della squadra di governo.
Il governatore ribadisce la linea di un esecutivo «tecnico e senza deputati o ex deputati» e avverte i segretari, in primis quello del Pd Giuseppe Lupo, che da giorni
dice «no» ai veti del presidente della Regione: «Ho visto dei titoli di giornali in cui i partiti delegittimano l’azione di governo e questo non mi pare carino. Non ci sono segretari di partito che mi stopperanno, perché sarebbe un comportamento arbitrario e golpista. Quel segretario di partito che si permette di parlare così, non conosce Crocetta che vuole rappresentare la libera voce dei siciliani. Sono stanco delle solite lottizzazioni ».
Nei giorni scorsi in casa Pd sono circolati diversi nomini, tra cui quello dell’ex segretaria della Cgil Mariella Maggio, di Pino Apprendi, vicino al senatore Beppe
Lumia, di Franco Rinaldi, indicato da Francantonio Genovese per la corrente “Innovazioni”, e di Luigi Cocilovo sponsorizzato dall’area ex Cisl di Lupo e Sergio D’Antoni. Nomi che in gran parte sono bocciati dallo stesso governatore: «È brutto parlare di valutazioni delle persone ma sicuramente Cocilovo e Rinaldi non rientrano nei criteri che tra gli assessori non ci devono essere deputati o ex deputati».