Detta così potrebbe sembrare che oggi si va in Aula e tranquillamente si possa procedere alla costituzione dell’ufficio di presidenza e, poi, all’insediamento dei gruppi parlamentari e, quindi, delle commissioni legislative. Purtroppo, non sarà tutto così semplice. Ancora non è stato raggiunto alcun accordo e, nel segreto dell’urna, verosimilmente, i franchi tiratori torneranno a manifestare il loro dissenso, com’è avvenuto per l’elezione di Giovanni Ardizzone a presidente dell’Ars.
Il presidente della Regione, Rosario Crocetta ieri era a Bruxelles dove si è recato per chiudere il suo ufficio di europarlamentare e ha visitato anche la di rappresentanza della Regione che potrebbe essere chiusa o ridimensionata. Crocetta ha già manifestato la sua contrarietà a circoscrivere l’accordo solo con Pdl, Cantiene popolare e Lista Musumeci. «Sul piano politico - ha sottolineato - l’accordo iniziale era complessivo. Cioè che non avrebbe escluso alcuna forza politica dell’Ars, a cominciare dai grillini». Ma dall’Udc e dal Pd sono state alzate vere e proprie barricate nei confronti del partito dell’ex alleato Raffaele Lombardo e
di Grande Sud di Gianfranco Miccichè.
«Dicono nessun inciucio con Lombardo. Allora lo fanno con Castiglione? », ha ironizzato il presidente della Regione che, comunque, spera che «si raggiunga un accordo con tutti i partiti».
Crocetta, per garantirsi una tranquilla navigazione a Sala d’Ercole, ovviamente, spinge per il più largo coinvolgimento possibile. Udc e Pd, però, puntano i piedi per terra. Un comportamento che sarebbe anche dettato dall’esigenza di comprendere meglio la consistenza del movimento che il presidente della Regione sta creando e che potrebbe debuttare alle prossime elezioni politiche. Elezioni che, con il ritorno in campo di Silvio Berlusconi e le annunciate dimissioni del premier Mario Monti subito dopo l’approvazione della legge di stabilità, sarebbero dietro l’angolo.
Intanto, il presidente della Regione va avanti. Nei giorni scorsi, insieme con l’assessore alle Risorse agricole, Dario Cartabellotta, ha incontrato il ministro libico dell’Agricoltura e della Pesca che si è impegnato a fare dissequestrare il peschereccio di Mazara del Vallo ancora bloccato a Bengasi nonostante il parere favorevole della magistratura per il rilascio. «Mi ha assicurato la liberazione - ha sottolineato Crocetta - e sarà l’inizio di una intensa collaborazione con la Libia. Faremo un accordo complessivo per favorire scambi fra le università, i giovani e le imprese. Per il settore della pesca costituiremo delle società miste siculo-libiche. E’ possibile anche un collegamento aereo fra Tripoli e la Sicilia, probabilmente con l’aeroporto di Catania». Crocetta ha pure ricevuto una delegazione cinese: «Era una delegazione parlamentare che mi ha invitato a visitare la Cina».
E mentre il presidente della Regione allarga gli orizzonti internazionali della sua attività governativa, arrivano da Bruxelles gli ispettori dell’Olaf (l’ufficio anti frode dell’Unione europea) che passerà ai «raggi X» l’utilizzo di ingenti somme del Fondo sociale europeo nel settore della Formazione professionale.
In questi giorni è riesploso il caso dei dirigenti della Formazione professionale che stornavano sui conti corrente personali parte dei rimborsi dovuti ad alcuni enti che operano nel campo della formazione professionale.
Uno vero e proprio scandalo venuto a galla lo scorso mese di luglio, denunciato dall’ex dirigente generale Ludovico Albert, revocato dall’incarico da Crocetta,
perché avrebbe agito tardivamente.
CROCETTA A RAI UNO. Il presidente Crocetta è intervenuto a «L’Arena» di Giletti su Rai1. «Abbiamo già eliminato 13 società partecipate - ha detto Crocetta - e ci stiamo preparando a portare la cancellazione di altre 30 società in Parlamento. So bene che ci sarà chi si arrabbierà, ma io andrò avanti e taglierò gli sprechi. Non me ne frega nulla delle reazioni. Quello siciliano è un sistema malato con alte complicità che vengono anche da Roma».
Tra i tagli quelli che si riferiscono ai 21 addetti stampa, tutti con la qualifica di caporedattore. E su questo problema c’è una vertenza aperta dal sindacato nazionale dei giornalisti. «Costavano ben tre milioni e 200 mila euro all’anno - ha detto Crocetta -, una cosa allucinante. Ventuno giornalisti quando trequattro potrebbero bastare. Li ho rimossi perché non erano stati assunti con un concorso e quindi ho potuto applicare lo spoil system».
C’era anche la questione dei commessi: quelli di Palazzo d’Orlèans, sede della presidenza della Regione, guadagnano poco più di 1000 euro al mese; invece
i commessi di Palazzo dei Normanni guadagnano 6-7.000 euro al mese perché i loro stipendi sono uguali a quelli dei commessi del Senato. Crocetta ha detto che taglierà sia gli stipendi dei deputati regionali e sia quelli dei commessi.
Giletti ha dato spazio anche ai grillini eletti al Parlamento siciliano, c’è stata una bella carrellata di giovani parlamentari siciliani. Il loro leader, Giancarlo Cancelleri, ha detto che non mancherà l’appoggio a Crocetta quando presenterà leggi condivisibili «e comunque la trasparenza dev’essere assicurata rendendo pubblici tutti gli atti, sia quelli amministrativi e sia i bandi che debbono essere facilmente consultabili».
LA FORMAZIONE. In merito alla notizia appresa domenica dalla trasmissione Report, il Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, annuncia di aver dato immediatamente disposizione di bloccare i pagamenti nei confronti associazioni, enti, cooperative, società che gestiscono la formazione, direttamente riconducibili, personalmente o a parenti prossimi, di parlamentari regionali menzionati dall'inchiesta.
Il Presidente intende disporre azione di recupero per i pagamenti già effettuati, in violazione della legislazione sulle incompatibilità dei parlamentari regionali; il Presidente ha chiesto inoltre che il dirigente del settore formazione, faccia una verifica su tutti i soggetti destinatari di contributi o affidatari di servizi che presentano elementi di incompatibilità. "La vicenda - ha detto Crocetta- e' veramente insopportabile dal punto di vista morale e politico. Questo sistema non si riferisce soltanto al settore della formazione professionale, ma a tanti altri, basti pensare a quanto avviene con la tabella H. Nessuno si aspetti sconti - conclude Crocetta-, poiché laddove esisteranno gli estremi, si provvedera' ad effettuare precise denunce all autorita' giudiziaria.