Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
27/02/2013 05:01:10

Ummari. Il mistero della morte di Don Michele: "Era buono, stimato da tutti"

Don Michele è stato ucciso con dei colpi in testa, dati con estrema ferocia e un oggetto contundente. Nella canonica non c'erano segni di effrazione, ma tutta la chiesetta è stata trovata a soqquadro. E' per questo che gli investigatori in queste ore non trascurano alcuna pista. A fare la tragica scoperta è stato un amico di famiglia di padre Michele, che era originario di Calatafimi. I suoi familiari lo aspettavano a pranzo, ma lui non arrivava. Hanno telefonato allora ad un vicino di casa del prete per chiedere di controllare se tutto fosse a posto. E invece Don Michele giaceva nel letto con il cranio fracassato. La notizia non ha sconvolto solo i familiari, ma tutti gli abitanti delle Diocesi di Trapani e di Mazara. Don Michele infatti, sia per la sua anzianità che per la sua attività era molto conosciuto. Seguiva da vicino i problemi degli agricoltori. 

In questa foto, di un paio di anni fa, si vede in primo piano Don Michele con l'ex Sindaco di Trapani, Mimmo Fazio, in occasione di una processione a Ummari.

Durissime le parole di Alessandro Plotti, amministratore apostolico della Diocesi di Trapani: “La morte improvvisa di un prete è per il vescovo sempre motivo di dolore e di sorpresa. Ma quando questa morte è frutto di violenza omicida, lascia tutta la comunità ecclesiale nella desolazione e nel buio perché ci si chiede quali gravi motivi abbiano armato la mano criminale per uccidere la sua vittima nel sonno. La magistratura e l’arma dei carabinieri faranno le indagini per far emergere la verità".

"Don Di Stefano era un uomo buono, cordiale e zelante che a Ummari aveva rapporti sereni con tutti - racconta Plotti - . Avevamo celebrato insieme nel Novembre scorso la festa del ringraziamento ed era soddisfatto per la partecipazione cordiale e attenta del mondo rurale. Recentemente, all’ultimo incontro del clero, avevo parlato a lungo con lui per avviare l’iter per il restauro della chiesa e del campanile della piccola frazione. Mi è sembrato totalmente sereno e mi aveva proposto di partecipare ad una cena con i suoi parrocchiani. Ricordo questo prete buono e saggio con tanto rimpianto e prego perché il Signore lo accolga nella comunione dei santi come vittima innocente del ministero pastorale”. Qualcuno sostiene che negli ultimi tempi Padre Michele si sentisse minacciato, ed una circostanza sulla quale stanno cercando di fare luce gli inquirenti. 

"La notizia della tragica morte di don Michele Di Stefano parroco della frazione di Ummari ha lasciato sgomenta la comunità diocesana di Trapani per l’efferatezza di un omicidio avvenuto durante il sonno di un parroco che nonostante l’età non ha voluto lasciare il territorio della sua parrocchia scegliendo di restare in mezzo al suo popolo- ha affermato il vicario generale mons. Liborio Palmeri che insieme ad altri presbiteri si trova ancora nella canonica di Ummari - Siamo profondamente addolorati e pieni di sgomenti ma certi che don Michele, dispensatore dei divini misteri, sia già reso partecipe del convito dei Santi nel cielo. Oggi vediamo Don Michele, che ha dedicato gran parte della sua vita al mondo rurale, come il seminatore della parabola che diventa quel chicco di grano del Vangelo che muore nel suo campo per portare frutto nel tempo opportuno per le comunità parrocchiali che ha servito e per tutta la Chiesa di Trapani. Lo ricordiamo per il suo tratto umano che lo rendeva particolarmente gioviale e vicino alla sua gente che per anni ha servito prima a Fulgatore per quasi quarant’anni e poi ad Ummari, realtà di cui è sempre stato un grande animatore pastorale e culturale”


Don Michele Di Stefano, 79 anni era sacerdote da 48 anni. Ordinato presbitero nella sua città a Calatafimi dal vescovo Francesco Ricceri nel 1965 è stato parroco per 43 anni nella frazione di Fulgatore. Compiuti 75 anni ha continuato il suo ministero pastorale di parroco dedicandosi alla parrocchia “Gesù, Giuseppe e Maria” della vicina Ummari. Per molti anni è stato assistente dei lavoratori di Azione Cattolica e assistente spirituale della Coldiretti provinciale, ruolo al quale dedicava molte energie.