Il transito dei resti di una vecchia circolazione depressionaria, ben strutturata in quota, in risalita dal nord Africa, darà luogo ad un richiamo di umidissime correnti dai quadranti orientali, pronte ad ammassare una compatta nuvolosità molto bassa lungo i versanti orientali di Iblei, Etna e Peloritani, dove i contrafforti montuosi imporranno alle masse d’aria marittimizzate a sollevarsi verso l’alto, saturandosi e favorendo la formazione di una estesa nuvolosità che darà la stura a piogge diffuse e persistenti, occasionalmente inframmezzate da rovesci e fenomeni temporaleschi. La prognosi al momento resta riservata, anche perché bisogna ancora focalizzare l’entità dei carichi precipitativi potenziali associabili a questo tipo di configurazione barica.
La cosa certa è che molte aree della Sicilia orientale faranno i conti con un weekend abbastanza piovoso, con fenomeni maggiormente insistenti fra ragusano, siracusano e catanese, specie lungo il versante orientale di Etna e Iblei (dove si materializzerà maggiormente l‘effetto “stau“ alle umide correnti orientali). Ma anche il reggino ed il messinese ionico riceveranno apporti pluviometrici abbastanza considerevoli. Solo l’area dello Stretto di Messina potrebbe rimanere in “ombra pluviometrica”, sotto la protezione dell’Aspromonte che imporrà una sorta di schermatura alle umide e instabili correnti orientali provenienti dal mar Ionio, le quali scaricheranno tutto il loro contenuto umido in precipitazioni lungo il versante orientale aspromontano, per poi ridiscendere alla volta dello Stretto sotto forma di correnti molto più secche e deumidificate, con una spiccata componente discendente (venti “catabatici”) che impedirà lo sviluppo di annuvolamenti significativi, capaci di apportare precipitazioni degni di nota.