In riferimento all’ ultima comunicazione della dirigenza dell’ Aci di Trapani che, a bando chiuso ed istanza presentata, si era resa conto della necessità di richiedere ai partecipanti al bando la licenza A vista la internazionalità della gara (il Promoter Kinisia è in possesso della licenza B Nazionale) e la risposta degli uffici di Milano e Roma della Csai che si sono pronunciati superando la questione, l'Aci di Trapani si rendeva conto di un ulteriore inciampo
comunicato nel contesto di una riunione: la comunicazione al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture sul cambio di organizzatore sarebbe dovuta pervenire entro sessanta (60) giorni dalla realizzazione dell’evento. Una questione sollevata (troppo tardi) dall’ Aci di Trapani, visto che la gara è calendarizzata per il 28 aprile.
A voler essere benevoli, è chiara la mancanza di attenzione degli organi decisionali dell’ Aci Trapani nella creazione del bando di “manifestazione di interesse”, pubblicato la scorsa settimana. Perché fare un bando e poi scoprire successivamente una serie di problematiche?
Ed ancora legittima una ulteriore domanda: come mai altri soggetti del mondo automobilistico negli anni recenti (sei, sette mesi addietro) abbiano organizzato una gara con licenza Aci Trapani avendone avuta affidata l'organizzazione senza bando pubblico, ma con affidamento diretto e senza alcun tipo di problematica, come quelle manifestate in quest’occasione.
Le gare in oggetto sono una sullo stesso percorso della Monte Erice e con le stesse caratteristiche, l'altra, un Rally, ancora più impegnativa e pericolosa, su tratti di strada aperti al traffico.
Ebbene, in quelle occasioni il vertice dell'Aci di Trapani non ha avuto problema alcuno a mantenere la titolarità della gara assumendosi tutte le responsabilità del caso, oggi no.
Per dare seguito al bando la soluzione sarebbe stata semplicissima: la Cronoscalata Monte Erice rimaneva gara titolata dall’Aci che risultava l’organizzatore e il Promoter Kinisia avrebbe firmato un accordo di collaborazione per le voci di competenza, come fatto (a nostro avviso anche correttamente) in occasione delle altre, già citate, competizioni automobilistiche.
Amareggiato il Promoter Kinisia e il suo staff di appassionati: “Oggi è stato inferto un danno gravissimo alla immagine sportiva della provincia di Trapani ed al mondo della Cronoscalate in particolare. Ricordiamo che la Monte Erice è, per numero di manifestazioni, una tra le più storiche gara in salita d'Italia. Rimane il rammarico personale - ha dichiarato Peppe Licata del Promoter Kinisia- per ciò che poteva essere e non è stato. In ultimo, voglio ringraziare tutti coloro che mi sono stati vicini nel tentativo di salvataggio non di una gara, ma di intere
pagine di storia sportiva di Trapani che sono state strappate in nome di logiche non condivisibili. Si spera che questa esperienza possa servire per trovare soluzioni alternative alla continuità della Monte