All’incontro, presieduto dal presidente della Commissione, Giampiero Trizzino, erano presenti il Governatore, Rosario Crocetta e l’Assessore all’Ambiente Maria Lo Bello, con il suo direttore generale, ingegnere Vincenzo Sansone.
Nella sua audizione Stefano Donati ha dichiarato: "Le aree interessate dalle richieste di prospezione petrolifera sono prossime ad aree marine protette, siti di importanza comunitaria e altre aree già individuate per legge per essere sottoposte a tutela: oltre al grave rischio di incidente rilevante, che avrebbe conseguenze catastrofiche per l’ambiente marino, sono minacciate le economie delle piccole isole e delle comunità costiere che vivono ormai solo di pesca e turismo. Anche le petroliere di passaggio possono provocare incidenti o sversamenti più o meno accidentali, come è accaduto per le coste di Favignana e Levanzo nel mese di gennaio. E’ del tutto evidente che l’attuale procedura di VIA di queste istanze è inadeguata, tagliando fuori le Regioni, gli enti locali e i gestori delle aree marine protette dal livello decisionale. Abbiamo quindi chiesto al Presidente Crocetta di agire sia a livello politico, che a livello amministrativo, proponendo una revisione normativa".
Il presidente Rosario Crocetta e l’assessore all’Ambiente hanno garantito un immediato deciso sostegno della Regione Siciliana in questa battaglia contro le perforazioni off-shore e per la tutela del mare del Canale di Sicilia, accogliendo totalmente le istanze di Greenpeace.