Sono i numeri delle elezioni politiche a parlare, sia per noi che per Sel e per tutto il centrosinistra, in provincia di Trapani. Chi ha gestito la politica e ha preso le decisioni per conto di questi partiti nel corso di quest’anno non ha saputo comunicare bene proposte e progetti.
Ci sono state scelte schizofreniche.
Si. E invece bisogna dare risposte vere, reali e condivise ai cittadini. La strategia finora è stata un’altra.
Quale?
Riunioni al chiuso, sedi chiuse. Il Pd in provincia è commissariato dappertutto, non abbiamo segretario provinciale e non sappiamo ancora quanto tempo dovrà passare fino a quando ritorni la democrazia nel Pd.
Il Pd in provincia di Trapani è essenzialmente, nella sua classe dirigente, ormai, la corrente “Innovazioni”. Gucciardi, Papania, Orrù, Milazzo....Avete la sensazione di essere visti come un ostacolo?
Assolutamente si. Al nostro documento è arrivata solo una risposta, a mezzo stampa, dell’onorevole Camillo Oddo e del presidente Dario Safina (carica quest’ultima assolutamente onorifica, ricordo...).
Cosa vi sareste aspettati?
Quantomeno la convocazione degli organismi del partito, per discutere i temi da noi sollevati. Invece, nulla... Io parlo in questo senso di “agibilità democratica”: se non si parla con i tesserati e i militanti è chiaro che non si parla con l’elettorato.
Il vostro documento non è il primo nel suo genere. La risposta è sempre la stessa, da parte di chi sta nella stanza dei bottoni: voi siete quelli che parlate, loro portano i risultati...
Scuse infantili. I numeri non dicono questo. Non è che avere Pamela Orrù al Senato significa avere un successo elettorale. Abbiamo preso più voti alle elezioni amministrative, quando ero io candidata Sindaco, che alle politiche. Così come solo il tempo dirà il valore di aver appoggiato Adamo a Marsala o Errante a Castelvetrano.