I cantieri del Pardo chiamano a raccolta i Grand Soleil del Centro e sud d’Italia nella splendida cittadina trapanese in una kermesse che vivrà momenti agonistici e momenti di incontro in cui i rappresentanti del Cantiere, subito dopo le prove in acqua, in un ambiente rilassato incontreranno non i loro “clienti” ma i loro “amici”.
Alvarosky e Harahel, GS 40 gemelli, si scontreranno sul campo dedicato ai Crociera/Regata. Protagonisti assoluti delle principali regate del Mediterraneo, la coppia ha finalità diverse. Siculiana, da sempre barca da battere in categoria Corinthian, approfitterà dell’evento di San Vito per mettere a punto barche ed equipaggio in vista del Campionato del mondo di Ancona di fine Giugno. Lucio di Mauro e la sua Harahel faranno di tutto per sbarrare loro la strada. Harahel ed Alvarosky non avranno vita facile. Dovranno assolutamente guardarsi da Sagola, GS 37 dal recente passato glorioso, e da un immediato futuro altrettanto importante. Rilevato da poco da un agguerrito sailing team siciliano, vorrà dimostrare fin da subito il suo valore. Altro duello si vivrà tra le barche più piccole. Qui i favoriti sono i sempreverdi Grand Soleil 343 Blue Moon di Giuseppe Cascino e Silver Bullet di Mario Badami. Anche in questo caso si tratta di due equipaggi pronti a battersi con massima aggressività in acqua, ma che, appena toccano terra, mettono da parte ogni belligeranza. Dovranno comunque guardarsi dall’imponenza e la potenza del GS 50 Banzai Too di Giovanni Vaccaro. E’ vero che i compensi dovrebbero aiutare le barche più piccole, ma il vento solitamente fresco in queste parti della Sicilia, permette alle barche più grandi, se ben gestite, di mettere tra se e gli avversari abbastanza acqua da mettersi al riparo dei calcoli del computer.
Il porto di San Vito in questi giorni si va riempiendo di barche provenienti da tutta il Mediterraneo. Le prove distribuite su due campi di regata diversi, verranno gestite rispettivamente da Gianfranco Frizzarin e Mirella Bandini. Finite le regate ci penserà San Vito Lo Capo ad avvolgere i suoi ospiti. Birra e vino al rientro delle gare, la fantastica spiaggia dorata da dove ospiti ed accompagnatori potranno godersi le gesta dei propri “eroi”, il couscous, il caldo freddo. Tre giorni di “battaglie” in acqua e di tanto relax a terra. Tre giorni in pantaloncini ed infradito in una terra in cui è già “esplosa” l’estate.