Le imbarcazioni, una della marineria palermitana e l'altra marsalese, sono state scortati fino al porto di Marsala, dove oltre ai tonni sono state sequetsrate le attrezzature da pesca. Si e' accertato che l'armatore dei pescherecci aveva ottenuto l'assegnazione di una quota di tonno ma l'aveva ceduta ad altre aziende per oltre quattrocentomila euro. Gli equipaggi, pero', avevano continuato a pescare tonno rosso illecitamente.