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31/07/2013 02:35:00

Pdl di Marsala. Veltri si dimette

Venerdì 19 luglio 2013 alle ore 09.45 si è riunito il direttivo del PDL di Marsala con il seguente ordine del giorno:
1 Analisi politico –amministrativa locale;
2 Dimissioni del coordinatore.
Sono presenti: Francesco Veltri, Pino Carnese, Enzo Domingo, Rossana Titone,Mariano Savalla e Salvatore Capizzo.
Il coordinatore apre i lavori introducendo il primo punto all’ordine del giorno per il quale si sussegue l’ intervento del consigliere Pino Carnese con una analisi completa di quella che è stata la sua azione politica che risulta essere molto critica nei confronti dell’attuale amministrazione. Dopo ampio spazio dedicato a tale argomento e dopo aver ascoltato tutti gli interventi il coordinatore passa a trattare il secondo punto all’ordine del giorno dando contezza delle motivazioni che lo hanno spinto alle proprie dimissioni.
“ Circa un anno fa ho accettato la guida del partito, con nomina da parte del sen. D’ali, con l’entusiasmo e la passione che metto nelle cose che faccio. Sin da subito mi sono trovato a fronteggiare un partito disgregato con diverse componenti che, disillusi della situazione che il partito stava vivendo, hanno preso le distanze come as esempio il gruppo della “Giovane Italia” che,
nonostante i numerosi inviti, ha rinunciato ad avere una rappresentanza in seno al coordinamento pur condividendo la mia nomina. Non meno problematiche sono state le diatribe all’interno dello stesso direttivo soprattutto nella
composizione delle liste in vista delle elezioni regionali. In quel contesto il direttivo si era espresso all’unanimità dei presenti favorevole alla candidatura di P. Ruggieri nella lista del PDL poi slittata in quella di Musumeci per la candidatura di Stefano Pellegrino nella stessa lista. Ciò ha creato una frattura all’interno del direttivo che non è stato più coeso nell’ esprimere un’unica candidatura. Il mio intervento, pertanto, è stato volto a guidare il partito nella costante ricerca di trovare un giusto equilibrio,
provando a fare da collante tra le varie anime del coordinamento. Preso atto di tale situazione, più volte, per il bene del partito e disponibile a dare spazio ad altri, ho manifestato, in seno al coordinamento locale e provinciale, l’intenzione di dimettermi, cosa che è stata puntualmente respinta ricevendo contestualmente la piena fiducia dei dirigenti del partito. Con gratitudine ho
accettato di continuare, ricordando che il mio era un mandato a termine in vista del congresso che avrebbe democraticamente eletto e non nominato il nuovo coordinatore. Nonostante il mio ulteriore tentativo di ricompattare il direttivo, il persistere di taluni personalismi hanno continuato a creare dei malumori interni difficili da ripianare. Le mie dimissioni, pertanto, non sono da prendere come una critica distruttiva nei confronti del partito tantomeno nei confronti dei suoi dirigenti di cui ho apprezzato sempre la cordialità e l’ impegno ma come il fallimento di un progetto politico sulla mia città che era mia intenzione perseguire già in occasione delle elezioni provinciali di 5 anni fa. Auspico che il futuro ci riservi qualcosa di meglio: un maggiore dibattito
all’interno del partito, la possibilità di esprimere liberamente le proprie opinioni senza vincoli o pregiudizi e un maggiore coinvolgimento della base con la possibilità di incidere nelle scelte. Lascio il coordinamento con la convinzione che la politica se è passione e impegno civile si possa continuare a fare tra la gente anche in altri modi ”. Terminato l’intervento del coordinatore, intervengono a ruota tutti i presenti invitandolo ancora una volta a rimanere in carica almeno fino a settembre in
occasione della riorganizzazione del partito in Forza Italia. Il coordinatore ringrazia i presenti per la stima e il calore espresso ribadendo che la sua decisione è irrevocabile. Di conseguenza fatte le opportune valutazioni del caso anche Rossana Titone, Mariano Savalla e Salvatore Capizzo rassegnano le loro dimissioni mentre Pino Carnese dichiara di iniziare a maturare l’idea di
abbandonare il partito. Interviene Enzo Domingo che dopo alcune considerazioni personali puntualizza che nonostante tutto il PDL c’è stato, c’è e ci sarà. Non avendo nessun altro preso la parola, la seduta è tolta alle ore 23.45