Si terrà oggi la direzione del Pd convocata dal segretario siciliano Lupo per fare il punto sui rapporti con il governatore Rosario Crocetta e con il suo movimento, "Il Megafono", e per cercare di dare una sterzata al rimpasto di Giunta, chiesto dal Pd con insistenza.
Il governatore comunque non andrà. Dopo il grave incidente subito sabato notte da una delle sue macchine di scorta, ha deciso di stare vicino ai suoi uomini, due dei quali sono in gravi condizioni.
Crocetta ieri sera ha comunque presenziato alla manifestazione conclusiva della festa del Megafono a Gela. Il confronto con il Pd è rinviato al vertice di maggioranza convocato domani a palazzo d'Orléans.
La direzione regionale del Pd, che sarà aperta dalla relazione del segretario, Lupo, nonostante l'assenza di Crocetta, si annuncia comunque infuocata. Sul tappeto la richiesta di rinforzare la Giunta regionale con alcuni politici espressione del Pd.
«Crocetta è il nostro presidente - ha sottlineato il capogruppo all'Ars del Pd, Gucciardi - abbiamo vinto le elezioni con lui. Ma non si può andare avanti così... Penso che rimpasti generalizzati sarebbero dannosi. E' ingiustificata la richiesta dell'Udc di cambiare tre assessori. Se il Pd che ne ha cinque chiede di sostituirne due».
L'Udc ha sempre sostenuto di non essere interessata al rimpasto ritenendo che i suoi tre assessori "tecnici" abbiano svolto un buon lavoro. Ma se in Giunta dovessero trovare posto esponenti politici del Pd, anche l'Udc vorrà politici in Giunta. «Se si ragiona con questo metodo - ha aggiunto Gucciardi -, allora bisogna rivedere tutti gli equilibri considerato il mutato quadro della maggioranza». Gucciardi, inoltre, ha escluso che sarà chiesta la sostituzione dell'assessore all'Economia, Bianchi: «Una simile richiesta con sarebbe compatibile con la scelta di responsabilità che il Pd intende fare».
Continuano intanto le polemiche per l'incidente di sabato, avvenuto su un tratto molto pericoloso della Siracusa - Gela. Nell'incidente dove sono rimasti gravemente feriti il caposcorta Vincenzo Zerbo di 50 anni e l'agente Antonio Gricoli di 45, entrambi in prognosi riservata. Ferito anche l'addetto alla segreteria del presidente, Giuseppe Comandatore di 51 anni.
Rimasto a Siracusa anche per stare vicino ai suoi uomini ricoverati all'Umberto I, il presidente Crocetta ricorda quei momenti «Non solo il casello è completamente al buio, manca la segnaletica e praticamente si passa attraverso un budello. Insomma, chiunque poteva e può rischiare se si transita in quel casello. Va considerato che andavamo piano, ma in assenza di segnalazioni, anche fosforecenti, il pericolo è sempre in agguato. Anche la presenza di strisce che rallentano la velocità possono essere utili, ma mancano pure quelle». Il governatore sabato notte e per tutta la mattinata di ieri è rimasto nell'ospedale siracusano e ha fatto arrivare da Palermo le famiglie dei due agenti feriti.
«In questo momento ho addosso la tensione di una persona che sa di avere dei propri collaboratori che rischiano ogni giorno, assieme a me, la vita e lo fanno per difendere la libertà dei cittadini. Gli agenti feriti sono stati molto coraggiosi perché hanno fatto in modo di evitare che anche la macchina dove mi trovavo potesse restare coinvolta nell'incidente. La situazione di quello svincolo urla vendetta, non si lascia un'autostrada in queste condizioni».
Crocetta ha spento sul nascere ogni possibile accenno di polemica sulla tempestività dei soccorsi: «La polizia è arrivata subito, i vigili del fuoco pure. L'ambulanza è arrivata un po' in ritardo, ma è inutile creare polemiche. Ringraziamo piuttosto l'ospedale di Siracusa per avere fatto il massimo: un ringraziamento che va a tutti, medici e infermieri, per la disponibilità che hanno mostrato e mostrano e che hanno permesso di salvare alcune vite».
Ieri, dopo aver lasciato l'ospedale il presidente Crocetta, accompagnato dal direttore sanitario dell'Asp, Anselmo Madeddu, dal deputato Enzo Viunciullo e dagli altri uomini della scorta si è fermato per una colazione veloce al ristorante La Bugia.
«C'è molta preoccupazione per i miei agenti. E' in questi momenti che bisogna riflettere e pensare un po' di più che la vita ha un valore grande e che tutti dobbiamo lavorare per il bene comune».
In serata i due agenti più gravi Vincenzo Zerbo (in coma farmacologico) e Antonio Gricoli sono stati trasferiti al centro per l'emergenza di riferimento per i politraumatizzati dell'ospedale Cannizzaro di Catania. Il trasferimento è avvenuto con ambulanze attrezzate e sotto costante monitoraggio dei medici.