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30/10/2013 07:10:00

Case abusive a Marsala. Sono riprese le demolizioni, anche oggi ruspe in azione

Sono riprese dopo oltre un anno le demolizioni delle case abusive costruite entro i 150 metri dalla costa a Marsala. Ieri sul lungomare Spagnola si è cominciato a demolire un immobile che fu di proprietà di un noto farmacista marsalese. Una casa da circa 70 metri quadrati che è stata acquisita al patrimonio comunale e dichiarata insanabile. La demolizione della casa ieri è cominciata con una piccola ruspa demolendo le parti più piccole dell’immobile, dopo aver smantellato gli infissi e altri suppellettili presenti ancora in casa. Oggi sembra si riprenderà con una ruspa più grande per continuare l’abbattimento. Non tutto l’immobile verrà abbattuto perché sul tetto c’è una cisterna in eternit che dovrà essere smantellata in maniera idonea e per questo c’è bisogno di una ditta specializzata. Le demolizioni nel frattempo continueranno. Ieri alla Spagnola c’erano tutte le forze dell’ordine: vigili urbani, polizia, carabinieri, guardia di finanza. Presenti anche i tecnici del servizio idrico del Comune di Marsala. Le operazioni si sono svolte in tranquillità. Le forze dell’ordine in questi casi vengono allertate per precauzione. Durante la prima demolizione ci furono tensioni e si dovette ricorrere all’aiuto di alcuni agenti antisommossa per calmare gli animi ai proprietari che volevano bloccare le ruspe. Ieri invece tutto tranquillo. Presenti soltanto le forze dell’ordine e la ditta che ha eseguito i lavori, oltre agli ex proprietari. L'impressione è comunque che si vogliono completare al più presto possibile queste demolizioni rimanenti.
La casa che ieri è stata iniziata a demolire fa parte dell’elenco dei 22 immobili dichiarati insanabili. Elenco di abbattimenti che per essere completato manca di ancora una decina di case. La prima storica demolizione di case abusive a Marsala risale al settembre 2011, quando fu abbattuto un rudere, sempre sul Lungomare Spagnola. Gli immobili che si stanno abbattendo sono tra quelli costruiti dopo l’entrata in vigore della legge regionale che vieta la costruzione entro i 150 metri dal mare. Una legge che negli anni è stata aggirata da molti, sia con le sanatorie, sia facendo carte false dichiarando che la costruzione era avvenuta prima del 1976 (anno di entrata in vigore della legge). Su questo punto da un anno si stanno controllando anche le aerofotogrammetrie dal 1978 in poi per confrontare la veridicità dei documenti presentati. Ma è un lavoraccio, una matassa difficilissima da sbrogliare.