Il maltrattamento degli animali in città sta diventando un fenomeno inquietante. A segnalare quello verificatosi martedì è il gruppo locale dell'Enpa, presieduto da Manuela Canale. Il 5 novembre alle 11 in un'abitazione privata della periferia il gruppo ha effettuato un sopralluogo grazie a una segnalazione di maltrattamento di un cane che si trovava legato a una catena, infreddolito, bagnato e in pessime condizioni con evidenti escoriazioni e fuoriuscite di sangue. Agli occhi presentava una grave forma di congiuntivite e le unghie erano così lunghe da non consentigli di camminare. Nonostante l'invito al detentore di recarsi da un veterinario per le cure necessarie e a provvedere a riparare il cane dalla pioggia il proprietario si rifiutava, tanto che i volontari sono stati costretti a chiedere l'intervento dei vigili urbani. Giunti sul posto, le forze dell'ordine hanno assegnato in custodia la bestiolina ai volontari Enpa, che si sono diretti da un veterinario per i dovuti accertamenti e le cure. Adesso i volontari si augurano che «Barba» - così è stato chiamato il barboncino - trovi presto una famiglia amorevole, e soprattutto che casi simili non si verifichino più. «Voglio ringraziare gli agenti Nizza e Maria per la disponibilità e la sensibilità mostrata nell'intervenire immediatamente - ha detto la presidente Enpa, Manuela Canale - e invitare i cittadini a denunciare casi di maltrattamento.Ringrazio anche il veterinario Michele Galfano che, come sempre, ci ha aiutato».