Sembrerebbe di chiara matrice dolosa l’incendio che la scorsa notte, dalle 23 circa e fino alle 2, è divampato in un seminterrato di contrada Berbaro, nel versante sud della città, di proprietà del marsalese M.D. che risiede nell’abitazione annessa allo stesso locale. All’interno vi erano custoditi divani, mobili e altre suppellettili, che però secondo i militari intervenuti, erano sostanzialmente ammasati e non utilizzati per l’abitazione proncipale. Il materiale è stato in larga parte distrutto, nonostante l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco che hanno lavorato per circa tre ore prima di avere certezza di aver speto qualunque focolaio pericoloso anche per le strutture vicine. Sul posto, assieme ai pompieri, sono intervenuti i Carabinieri della stazione di Petrosino, che hanno avviato le doverose indagini per risalire ai resposnabili e per ricostruire nel dettaglio l’episodio a cominciare da cosa ci sia alla base del gesto. I vigili non hanno dubbi sulla matrice dolosa, e pur mantenendo il riserbo, come sempre avviene in questi casi, sembra evidente che abbiano ritrovato tracce di liquido infiammabile di cui si sono serviti gli autori del rogo. Il proprietario dello scantinato è stato ascoltato dalle forze dell’ordine, cui avrà riferito i suoi eventuali dubbi, o i suoi timori, relativamente all’episodio, per contribuire alla positiva soluzione dell’indagine da parte degli inquirenti, che restano al lavoro per chiarire tutti i contoni della vicenda.