E’ stato tirato in ballo anche il sindaco Giulia Adamo nel processo che si sta svolgendo con il rito abbreviato, a Marsala, che vede imputato Salvatore Adamo, ex esperto del sindaco di Marsala in materia di polizia urbana e sicurezza, con l’accusa di usurpazione di funzione pubblica.
Durante l’ultima udienza Paolo Paladino, l’avvocato dell’ex ispettore della PolStrada, ha sottolineato che i fatti contestati al suo assistito non sussistono perché Adamo ha agito in maniera “conforme alle indicazioni del sindaco”.
Al Gip Annalisa Amato, il Pm Anna Cecilia Sessa ha spiegato che Adamo non si sarebbe limitato a fornire pareri nel periodo in cui era stato incaricato come esperto del sindaco, ossia dal 7 giugno al 10 agosto 2012, ma avrebbe agito proprio come comandante dei vigili urbani. Avrebbe indetto riunioni con il corpo della polizia municipale, predisposto turni di servizio e partecipato a operazioni di polizia come l’apertura di un cancello per l’accesso al mare. Per Salvatore Adamo l’accusa ha chiesto una condanna di 9 mesi per questi fatti, chiedendo invece l’assoluzione dall’accusa di peculato. Sotto processo c’è anche il dirigente del Comune di Marsala Aldo Scialabba accusato per abuso d’ufficio per aver messo a disposizione un telefono cellulare dell’ente ad Adamo. Per Scialabba, difeso dall’avvocato Giovanni Gaudino, il pm ha chiesto l’assoluzione. I tempi si fanno brevi per l’esito del processo. La sentenza è prevista per il 17 dicembre.