Dissequestrato dalla Procura della Repubblica di Marsala, con provvedimento del Pubblico Ministero Giulia d'Alessandro, su istanza degli Avvocati Vito Cimiotta e Stefano Pellegrino, il "Cantiere Navale Parrinello", il cui titolare è Antonino Parrinello.
Il Cantiere era stato sequestrato lo scorso 15 Ottobre su provvedimento del Gip del Tribunale di Marsala.
Il Cantiere è stato dissequestrato temporaneamente per un periodo di 60 giorni.
In questo periodo il proprietario del Cantiere dovrà provvedere ad alcuni accorgimenti per ovviare alle irregolarità che sono state riscontrate dagli inquirenti e potranno essere riprese le attività ad eccezione di quelle per le quali saranno necessari gli accorgimenti richiesti dalla Procura.
I cantieri sono quelli che si affacciano sul porto e sono attigui al Molo Colombo. Il sequestro, a Ottobre, è stato effettuato dalla Capitaneria di Porto dopo alcuni controlli effettuati assieme all'Arpa, l'"Agenzia regionale per le acque" di Palermo.L'Ufficio Circondariale Marittimo, diretto dal tenente di vascello Raffaele Giardina, assieme ai funzionari e ai tecnici dell'Arpa, avrebbe accertato una serie di violazioni relative alle norme che disciplinano l'attività cantieristica. Sarebbero state riscontrate violazioni delle norme in materia di sicurezza sul posto di lavoro, impianti fuori norma, sforamento della concessione demaniale (sarebbe stata allargata "abusivamente" l'area cantieristica per la quale era stata rilasciata la concessione) e il mancato adeguamento alle norme anti-inquinamento. I titolari sostengono invece che già da anni erano stati installati gli impianti di anti inquinamento, riciclaggio e depurazione delle acque che scaricano a mare e messi in atto tutti gli altri accorgimenti tali da rendere "sicura ed efficiente" l'attività cantieristica.