Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
29/11/2013 21:14:00

Topi nei mezzi di polizia penitenziaria. Veneziano replica al direttore del San Giuliano

 Il coordinatore regionale Uilpa penitenziari Sicilia e segretario generale Uilpa Trapani Gioacchino Veneziano replica alle dichiarazioni del direttore del Carcere di Trapani Renato Persico in merito alla presenza di topi sui mezzi di trasporto in dotazione alla polizia penitenziaria.
In particolare, Veneziano sottolinea come “devono essere gli organi preposti, ovvero Asp, Nas e Visag, a stabilire sei i mezzi siano stati adeguatamente puliti dopo l’ “invasione” dei ratti. Non ci risulta, inoltre, che sia stata chiamata subito una ditta specializzata per la pulizia e disinfestazione dei nostri blindati. Il fatto che non vi siano scarse risorse economiche da impiegare non può essere una giustificazione valida”.
Il sindacalista, dunque, aggiunge che “si tratta di un episodio grave, da prendere con la giusta serietà. Il fatto che siamo stati l’unico sindacato sugli otto presenti all’interno dell’istituito di detenzione di Trapani a denunciarlo è sicuramente una nota di merito per noi, poiché vuol dire che la Uil ha a cuore la salute dei nostri operatori, ma anche dei detenuti che viaggiano a bordo delle nostre vetture”.
Il coordinatore Uilpa penitenziari conclude affermando che “ritengo che la nostra segnalazione agli uffici preposti sia stata doverosa e che il blocco dei mezzi per accertarne le condizioni sia necessario anche se, come sostenuto dal direttore Persico, ci potrebbe essere un momentaneo blocco delle attività giudiziarie. Si tratterebbe di un “piccolo prezzo” da pagare, tuttavia, per garantire qualcosa di più importante, il rispetto delle norme igieniche di base e quindi la salute di poliziotti e detenuti”.