Sono decisi a continuare la mobilitazione. A smuovere le acque per prevenire ogni possibile rischio alla salute di studenti e abitanti. Vanno avanti, e lo hanno ribadito nel corso dell’incontro pubblico di sabato al centro sociale di Sappusi. Sono gli studenti, i genitori, i cittadini che si stanno muovendo tenendo alta l’attenzione sul progetto che si sta realizzando a Sappusi. Quello del distributore di benzina della ditta della famiglia del sindaco di Marsala Giulia Adamo e dell’antenna per telefonia mobile eretta all’interno dello stesso terreno. Sabato una settantina di persone sono intervenute nel corso dell’incontro. C’erano i rappresentanti degli studenti delle due scuole superiori che insistono accanto all’antenna e al costruendo distributore, il liceo Scientifico e il Magistrale. C’erano i genitori degli studenti di queste scuole e della scuola elementare Asta, sempre sulla via Falcone. C’erano gli abitanti del rione Sappusi. E altri cittadini e sigle. C’erano i No Muos, Legambiente, i ragazzi del gruppo Sos Marsala, l’avvocato Peppe Gandolfo del Movimento difesa del cittadino. Pino Amodeo dell’Adoc che in questi giorni ha ribadito più volte che quello che si sta facendo va contro al regolamento, che il sindaco deve ritirare l’autorizzazione. Di politici quasi nessuno, soltanto il consigliere comunale di opposizione Alessandro Coppola. E poi il Movimento 5 Stelle con il senatore Maurizio Santangelo, che è arrivato a Marsala per parlare della questione. “E’ una questione di opportunità. Il conflitto di interessi molto grosso che c’è in questa vicenda non può passare inosservato. Bisogna portare la problematica anche a livello nazionale, facendo domande alle quali potremmo avere delle risposte dai ministeri competenti. Traduciamo questa mobilitazione in atti all’interno delle istituzioni”. Da qui Santangelo ha annunciato che proporrà un’interrogazione parlamentare sul caso dell’antenna del sindaco.
Il tema affrontato nell’incontro è stato anche quello del regolamento, sollevato in più occasioni da Pino Amodeo dell’Adoc. Il regolamento sull’installazione delle antenne nel comune di Marsala risale al 2001, e a predisporlo, allora, fu l’assessore Eleonora Lo Curto. Adesso questo regolamento è superato, svuotato del suo significato dalle norme entrate in vigore nel corso di questi anni. Ma la giurisprudenza comunque sembra propendere per il rispetto di un criterio cautelativo nell’installazione di antenne. E su questo punto si è appoggiato Edoardo Sarzana, rappresentante degli studenti, dichiarando ancora una volta i motivi della mobilitazione. Il principio cautelativo è quello per cui è bene non installare antenne o impianti la cui nocività non è ancora conosciuta. L’avvocato Peppe Gandolfo invece, intervenendo in nome del Movimento per la difesa del cittadino, ha parlato di una possibile illegittimità nella concessione edilizia, relativa all’area che sarebbe stata vincolata fino alla fine degli anni 90. Ma poi caduto il vincolo sarebbe diventata zona bianca, quindi inedificabile, inutilizzabile in attesa di una apposita variante urbanistica che sembra non sia stata mai approvata in consiglio comunale. Sembra. L’intenzione è comunque quella di portare avanti la mobilitazione e si è deciso di rifare la riunione venerdì, sempre all’auditorium del centro di Sappusi, sempre alle 18. Inoltre si sta pensando di fare un’altra manifestazione in città simile alla protesta degli studenti di un paio di settimane fa. Questa nuova manifestazione si dovrebbe fare il 21 dicembre e dovrebbe coinvolgere tutti, non solo gli studenti.