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11/12/2013 06:56:00

Le indagini su Ato e Aimeri: ci hanno preso in giro con la raccolta differenziata

A Marsala, come nelle altre città della parte nord della provincia di Trapani, quelle che rientrano nell'ambito dell'Ato Tp 1, fare la raccolta differenziata probabilmente non è servito a nulla. Forse, ci hanno preso in giro, nonostante l'aumento a dismisura dei costi (15 milioni di euro l'anno solo a Marsala...) e l'aumento della Tares, la tassa sui rifiuti, che quest'anno ha avuto un ulteriore aumento. E' quanto emerge dall'inchiesta portata avanti dalla Procura Distrettuale Antimafia di Palermo e che vede indagate otto persone, tra cui l'ex senatore del Pd Nino Papania, colui che da Alcamo tutto decide e governa delle sorti del Pd trapanese. Papania è indagato per corruzione: avrebbe ottenuto posti di lavoro per le persone da lui segnalate e da fare assumere alla ditta Aimeri Ambiente, quella che, ad Alcamo come a Marsala, dovrebbe occuparsi della corretta raccolta dei rifiuti. E in cambio cosa ottiene Aimeri? Il silenzio delle istituzioni sulla cattiva gestione del servizio, a cominciare, appunto, dal mancato smaltimento dei rifiuti differenziati. 

Con Papania sono coinvolti diversi personaggi. Il primo è  Orazio Colimberti. E' il direttore dell'Area Sud di Aimeri Ambiente. Poi Salvatore Reina, capo dell'impianto di Trapani gestito dalla società; i responsabili della Sicilifert di Marsala, Michele, Pietro e Caterina Foderà. Dovrebbero occuparsi dello smaltimento dell'organico, invece secondo la Procura, prendevano tutto, senza distinzione. Con loro indagati anche Gregorio Buongiorno, il presidente di Confindustria Trapani, amministratore della Agesp, sub appaltatrice per conto della Aimeri Ambiente ; Salvatore Alestra, direttore generale  della società “Terra dei Fenici", che gestisce la raccolta differenziata. La società è in liquidazione, e ai suoi vertici ci sono due uomini imposti dal Sindaco di Marsala, Giulia Adamo. Si tratta di Giuseppe Tumbarello e Antonio Provenzano, ai quali il presidente della commissione di inchiesta sui rifiuti a Marsala, Michele Gandolfo, contesta il fatto di non aver portato tutti i documenti necessari a giustificare spese e funzionamento della macchina della raccolta dei rifiuti. 

A parte Papania, Colimberti e Alestra, che sono indagati anche  per corruzione, gli altri indagati rispondono di omissione di controllo e violazione delle norme in materia ambientale e hanno ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini. Secondo l'accusa, non sarebbero stati smaltiti a dovere i rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata in una sfilza di comuni del Trapanese: Alcamo. Buseto Palizzolo, Calatafimi, Castellammare del Golfo, Custonaci, Erice, Favignana, Marsala, Pantelleria, Paceco, San Vito Lo Capo e Valderice. I rifiuti, differenziati dai cittadini, sarebbero stati ammassati nel centro di compostaggio gestito dalla Sicilfert a Marsala.

Alestra, Colimberti e Papania  in concorso fra loro, sono accusati di corruzione, concussione e omissione in atti d'ufficio per non avere vigilato sul corretto smaltimento dei rifiuti fra il 2010 e il 2012. In cambio dei mancati controlli avrebbero chiesto e ottenuto posti di lavoro. La posizione di Papania è stata stralciata. Il procuratore aggiunto Maria Teresa Principato e i sostituti Maurizio Agnello e Carlo Marzella hanno chiesto al giudice per le indagini preliminari di inoltrare al Senato la richiesta di utilizzare le intercettazioni delle conversazioni di Papania. Secondo l'accusa, il parlamentare avrebbe ottenuto l'assunzione di numerose persone “a lui gradite e da lui segnalate”, tra cui “Santina Calvaruso, Elisa Cucchiara, Giovanni Crimi, Giuseppe Cristina Ciaramella, tale Oddo, Giuseppe Barresi, Giacomo Renda, Antonino Di Maria”. 

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Con riferimento all’articolo dell’11/12/2013 dal titolo “Le indagini su Ato e Aimeri: ci hanno preso in giro con la raccolta differenziata”, si rileva, tra l’altro, la seguente notizia “Secondo l'accusa, non sarebbero stati smaltiti a dovere i rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata in una sfilza di comuni del Trapanese: Alcamo. Buseto Palizzolo, Calatafimi, Castellammare del Golfo, Custonaci, Erice, Favignana, Marsala, Pantelleria, Paceco, San Vito Lo Capo e Valderice. I rifiuti, differenziati dai cittadini, sarebbero stati ammassati nel centro di compostaggio gestito dalla Sicilfert a Marsala”.

Per quanto sopra si evidenzia che il Comune di Pantelleria, pur appartenendo all’ATO TP1 “Terra dei Fenici”, non ha mai consegnato il servizio di gestione integrata dei rifiuti alla Società Aimeri Ambiente, ritenendo che il servizio appaltato dall’ATO alla predetta società, non conteneva alcuna necessaria specificità per la gestione di un servizio in un territorio particolare come quello di un isola minore, pertanto nell’anno 2006 il Comune di Pantelleria si è dotato di un proprio piano comunale di gestione dei rifiuti ed a seguito di procedure di gara ad evidenza pubblica nel febbraio del 2007 ha affidato il servizio di gestione integrata dei rifiuti dell’isola alla Società AGESP S.p.A. risultata aggiudicataria della gara svolta con il sistema dell’offerta economicamente vantaggiosa, inoltre i rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata del Comune di Pantelleria non sono mai stati conferiti all’impianto di compostaggio della Sicilfert ma sono stati conferiti ad altre piattaforme indicate dai vari consorzi nazionali di filiera.

Per quanto sopra, si chiede di voler pubblicare la suddetta precisazione al fine di una corretta informazione.

Il Responsabile del Settore II

Geom. Salvatore Gambino