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21/12/2013 06:35:00

Antenne a Marsala. Oggi altra manifestazione. I 5 Stelle: "Revocate le autorizzazioni"

Ci riprovano. Nuova manifestazione oggi a Marsala, dopo il flop di quella di mercoledì mattina quando si doveva scendere in piazza per emulare i cugini trapanesi e mazaresi ha hanno protestato in maniera molto convinta. Mercoledì in piazza della Repubblica a Marsala non c’era nessuno, solo i pochi organizzatori disorganizzati. Si protestava un po’ per le antenne, un po’ per le tasse, un po’ per tutto.
Per questo pomeriggio invece è prevista un’altra manifestazione in centro. Si tratta di un corteo pacifico organizzato per protestare contro le antenne per telefonia mobile disseminate nel territorio. L’iniziativa nasce dal Comitato No Muos Marsala e dagli studenti dei licei che in queste settimane si sono mobilitati contro l’installazione dell’antenna a Sappusi, nell’area in cui dovrà costruirsi il distributore carburanti della famiglia del sindaco Giulia Adamo. Quindi, la protesta di oggi è per la tutela alla salute e per chiedere chiarezza sull’eventuale danno che potrebbero provocare le antenne. Sono tanti gli apparecchi sparsi per la città. Due settimane fa è intervenuto in conferenza stampa il professor Sansone, tecnico dell’Arpa, che ha relazionato sull’antenna di Sappusi dicendo che sono rispettati i termini di legge, ma che per le eventuali ripercussioni sulla salute bisogna chiedere all’Asp. L’antenna di Sappusi sorge accanto a due scuole superiori, e a una zona molto popolata come il rione popolare Sappusi, appunto. La manifestazione di oggi dovrebbe partire da Piazza della Repubblica alle 17.
Intanto il Movimento 5 Stelle di Marsala ha chiesto la revoca delle concessioni per la costruzione della stazione di servizio e dell’antenna a Sappusi.

Nella concessione viene specificato che il terreno in oggetto è classificata come zone vincolata a verde pubblico e parcheggio nel piano comprensoriale del Comune. Ma - scrivono i 5 Stelle - “non risulta dallo stesso provvedimento se l'istante ha chiesto ed ottenuto una variante urbanistica al fine d'ottenere una destinazione urbanistica del lotto (c.d. reintegrazione della disciplina urbanistica di aree private divenute bianche in seguito alla decadenza dei vincoli preordinati all'esproprio)”. Inoltre vengono citate alcune sentenze del Consiglio di Stato e la legge n.1187/1968, nel dire che “nel caso in questione la ditta istante avrebbe dovuto richiedere ed ottenere una variante urbanistica al vigente strumento urbanistico per reintegrare la disciplina urbanistica e la zonizzazione (riclassificazione) delle particelle in questione (una volta raccolti i pareri dell'ufficio urbanistico, dell'ufficio del Genio Civile di Trapani e del settore LL. PP.)”. Viene poi specificato che il Comune di Marsala non ha un piano urbano di razionalizzazione della rete carburanti e che “vivere entro 100 metri dalle colonnine di benzina fa male alla salute e ciò s'evince da uno studio del Journal of Environmental Management che dimostra come nei pressi dei distributori ci sia una pericolosa dispersione nell'aria di sostanze inquinanti, un mix di gas combusti e incombusti, polveri sottili e altri composti chimici che arrivano dalle auto in attesa e dai vapori emessi dai carburanti caricati e scaricati dalle cisterne che riforniscono i benzinai”. A proposito dell’antenna il Movimento 5 stelle punta sul rispetto del regolamento comunale per l’installazione degli impianti di telecomunicazione del 2001, dove dice che “è esclusa tassativamente la possibilità di consentire l'installazione di impianti sopra edifici ad uso della popolazione in età pediatrica (0-14 anni), sopra gli ospedali e le case di cura e nei parchi giochi, e per una fascia di rispetto di m. 150 (centocinquanta) dal perimetro degli stessi", che "tutte le installazioni dovranno risultare compatibili con le esigenze della circolazione stradale, della tutela paesaggistica e monumentale e con le vigenti disposizioni di legge e regolamenti in materia"; e che "si fa obbligo all'ufficio urbanistica del comune di Marsala di rendicontare annualmente, con apposita relazione scritta al consiglio comunale e con audizione del dirigente del settore sulle autorizzazioni e/o concessioni rilasciate, sui controlli effettuati, su eventuali provvedimenti di revoca adottati nei confronti di singoli impianti".
Quindi il Movimento 5 Stelle di Marsala chiede la revoca delle autorizzazioni entro dieci giorni.