Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
25/12/2013 18:53:00

Immigrati: Flai Cgil, a Trapani 25 euro per 10 ore di lavoro

 Venticinque euro al giorno per 10 ore di lavoro in campagna. Ad accendere i riflettori sui nuovi 'schiavi' è stata la Flai Cgil di Trapani, durante un incontro con gli studenti del liceo artistico statale ''Buonarroti - Ximenes''. Al centro dell'iniziativa il tema del caporalato e dei diritti negati ai lavoratori stranieri attraverso la visione del film documentario ''Schiavi'', prodotto dalla Flai nazionale e presentato al festival di Venezia. A presentare il documentario, che racconta i viaggi della speranza di migliaia di donne e di uomini che lasciano la loro terra per andare incontro a una vita dignitosa, ma che giunti in Italia finiscono nella rete di caporali senza scrupoli, è stata la segretaria provinciale della Flai Cgil, Giacometta Giacalone. ''Nel territorio trapanese - ha detto Giacalone - il caporalato è un fenomeno fortemente presente. Ogni anno, durante le campagne di raccolta migliaia di immigrati lavorano nelle campagne per 10 ore in cambio di soli 25 euro al giorno e sono costretti a vivere in condizioni disumane. Far conoscere ai giovani un altro aspetto della realtà che li circonda - ha concluso - è fondamentale per creare in loro una consapevolezza e una coscienza che li renda cittadini consapevoli dei propri diritti e solidali con i più deboli''. L'iniziativa rientra nell'ambito della campagna ''Sgombriamo il campo'' che la Flai Cgil ha promosso per monitorare le condizioni di lavoro della manodopera straniera impiegata in agricoltura e per promuovere la cultura della solidarietà e del rispetto dei diritti umani e lavorativi di tutte le cittadine e i cittadini.